Il titolare del bar Gianni: "Gli ultras juventini erano belve rabbiose"

Sulle colonne de "La Gazzetta di Parma" compare la testimonianza del titolare del "Bar Gianni", luogo di ritrovo dei tifosi gialloblù assaltato domenica dagli ultras della Juventus: "Gli ultras juventini erano rabbiosi come belve. Chiedo a tutti la ferma condanna di questo gesto di follia, gratuito e inqualificabile - ha spuegato Stefano Schianchi, storico titolare del pub di via Duca Alessandro -. Per fortuna non sono riusciti a entrare - ripete Schianchi -, non so davvero cosa sarebbe potuto succedere. Sono grato ai pochi Boys che erano presenti domenica, quando è scattato l’agguato - prosegue il titolare -: sono stati loro a mettersi in mezzo per permettere alla serranda elettronica di abbassarsi completamente e proteggere gli avventori rifugiati all’interno del locale. Bambini ed anziani hanno vissuto questo momento surreale e sono riusciti a non farsi prendere dal panico. Oltre, ovviamente, a chi è intervenuto per fermare quei delinquenti. Non ho idea dell’ammontare dei danni quel che è certo è che hanno squarciato il tendone esterno che, nuovo, costa 8-9mila euro. Poi hanno sfondato parte della recinzione e si sono accaniti sui lampioni, distruggendone un bel po’.
Erano palesemente organizzati – ribadisce Schianchi -. Incappucciati, armati, furiosi col mondo: sono arrivati contemporaneamente da ogni parte e ci hanno circondati. E’ stato un assalto stile black bloc, in un momento in cui la partita era ancora lontana dai pensieri di tutti. Questo bar non accoglie solo tifosi, ma famiglie del quartiere, parmigiani di ogni genere. Subito dopo l’accaduto mi sono presentato in Questura per sporgere denuncia contro ignoti –aggiunge il titolare -. Intanto ho ricevuto la solidarietà di tutto il Cittadella. Alcuni tifosi gialloblù, addirittura, mi hanno aiutato a fare ordine nel caos".