Gravina contestato a Bari per le multiproprietà: "L'ho vietata evitando contenziosi"

Nella giornata di oggi il presidente della Federcalcio <b>Gabriele Gravina</b> è stato ospite dell’università Lum di Casamassima, nella città metropolitana di Bari. Una presenza che non è passata inosservata con la tifoseria organizzata del club biancorosso – gemellata fra l’altro con la quella della salernitana che da un mese contesta l’operato di FIGC e Lega B in merito ai play out - che ha fatto sentire la sua voce e contestato la presenza del numero uno del calcio italiano esponendo alcuni striscioni all’esterno dell’università che recitavano: “No alla multiproprietà! Gravina dimettiti!" e "La tua gestione... la morte del pallone!"
Durante il suo intervento Gravina è stato anche interrogato proprio sul tema multiproprietà, molto sentito a Bari vista la proprietà De Laurentiis condivisa con il Napoli, ricordando di aver vietato durante il suo mandato questa pratica: “È evidente che nel momento in cui c'è una norma che lo vieta, e c'è un diritto acquisito rivendicato dal legittimo proprietario, <strong>bisogna trovare una soluzione intermedia</strong>. La soluzione intermedia è che c'è oggi finalmente un limite a quella multiproprietà. Questi sono i dati oggettivi. - prosegue Gravina come riporta <i>Telebari</i> - <strong>Oggi con una norma da me adottata, e dal Consiglio federale condivisa, la multiproprietà è vietata.</strong> Andando a toccare un interesse legittimo di chi aveva già acquisito un diritto è chiaro che si andava incontro a una serie di contenziosi. Oggi quel contenzioso non c'è".
Al termine, come si legge sull'<em>ANSA</em>, c’è stato un incontro fra una delegazione di tifosi e lo stesso Gravina, ma nessuno dei presenti ha voluto rilasciare altre dichiarazioni.