Grassia: "Dalla Hypercar messaggi a F1 e Juve"

Il giornalista Filippo Grassia ha parlato dei gioielli di casa Elkann nel suo editoriale pubblicato su L'Arena. Ecco quanto sintetizzato da Tuttojuve: "Chissà cosa avrà pensato John Elkann ieri pomeriggio quando la Hypercar numero 83 di Kubica, Ye e Hanson ha vinto la “24 Ore di Le Mans” e regalato alla scuderia Ferrari la terza affermazione consecutiva nella gara di durata più famosa del mondo. Successo completato dal terzo e quarto posto di altre due vetture della scuderia emiliana. E il risultato poteva essere pure più consistente se Pier Guidi non avesse perso la Ferrari numero 51 all’ingresso della pit lane, finendo sul gradino più basso del podio. Ai bordi del Circuit de la Sarthe l’amministratore delegato di Exor, con indosso la felpa rossa di Maranello, ha finalmente sorriso per un’affermazione in ambito sportivo che da tempo sfugge alla Ferrari di Formula Uno e alla Juventus. Per la società controllata dalla famiglia Agnelli un’affermazione dal valore immenso sul piano mediatico ed economico.
Già perché le gare di Endurance hanno un riscontro enorme all’estero. (...) Al solito chi sta al muretto nel motorsport o in panchina nel calcio si assume tutti i rischi del caso. Ma, come diceva il compianto Boniperti, la squadra è forte se lo è la società. E proprio la Juventus, cui la proprietà ha risanato debiti per quasi un miliardo di euro, gioca con le figurine in una giostra continua di dirigenti e allenatori: via Giuntoli e Motta, ecco Comolli e Tudor. E qui non c’è Coletta che tenga (...)".