Gli avversari di Europa League/2: Red Bull Salisburgo

Dopo il sorteggio di oggi analizziamo le prossime rivali nel girone della Juve. Obiettivo puntato sugli austriaci.
27.08.2010 21:30 di  Alessandro Vignati   vedi letture
Gli avversari di Europa League/2: Red Bull Salisburgo
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© foto di Francesco De Cicco/TuttoLegaPro.com

Nella città famosa per aver dato i natali a Wolfgang Amadeus Mozart la Juventus sarà di scena per la prima volta nella sua storia nella prossima edizione di Europa League. Sei volte campione d'Austria di cui gli ultimi due titoli son datati 2009 e 2010 e una finale di Coppa Uefa datata 1994 quando fu l'Inter nella doppia finale a battere sia andata che ritorno per 1-0, il Salisburgo fondato nel 1993 ha vissuto solo dal 1993 la sua epopea migliore vincendo nell'anno seguente il primo campionato e diventando uno dei club leader del movimento austriaco dopo esser stato a lungo nell'ombra dei club viennesi fino a quel momento tiranni del calcio d'oltralpe. Da queste parti è passato recentemente uno dei grandi della storia bianconera, quel Giovanni Trapattoni in grado di regalare ai tifosi juventini un decennio straordinario (1976-1986) e di regalare nella seconda esperienza sulla panchina di Madama la terza ed ultima Coppa Uefa della storia. Anche con i biancorossi il Trap non s'è smentito portandoli nel 2007 al loro quarto titolo. Ora il club divenuto di proprietà della Red Bull, famosa società di bevande austriaca, nell'aprile del 2005 cosa che ha creato un forte malcontento tra una frangia di tifosi che ha deciso di fondare un'altra squadra cittadina, l'Austria Salisburgo (vecchia denominazione fino al 1978) con i vecchi colori sociali bianco e viola mentre ora l'azienda del toro ha cambiato i colori sociali in biancorosso e cambiando il simbolo del club con il marchio della ditta stessa.

L'allenatore è l'olandese Huub Stevens con il quale i biancorossi hanno si vinto l'ultimo titolo ma che allo stesso tempo han sempre perso nel playoff di Champions League sia la scorsa stagione che questa ed, ironia della sorte, sempre contro avversari israeliani (l'anno scorso il Maccabi Haifa, quest'anno l'Hapoel Tel-Aviv). Il modulo preferito dal tecnico degli austriaci, già vincitore della vecchia Europa League ovvero la Coppa Uefa nel 1997 quando guidava lo Schalke 04, è un 4-2-3-1 che spesso in trasferta si trasforma in ultra-difensivo 4-5-1. In porta il capitano Eddie Gustafsson, americano di nascita ma svedese di passaporto, davanti a lui la linea a quattro multietnica formata a destra dallo svizzero Schwegler, al centro dall'ugandese Sekagya e dall'austriaco Schiemer mentre a sinistra c'è il nigeriano Rabiu Afolabi, meteora del Napoli 2000/01. Linea mediana formata dal difensivo Ulmer e dal metronomo croato Pokrivac mentre sulla trequarti spazio allo stantuffo Leitgeb sulla sinistra, al talentuoso slovacco Dusan Svento in mezzo e al neo arrivato David Mendes da Silva dall'Az Alkmaar. La punta di diamante, nonchè pericolo numero uno e colpo dell'estate, è però Joaquin Boghossian, uruguaiano a lungo inseguito da Lazio e Bologna, giunto in Europa dopo la grande stagione al Newell's Old Boys con 18 reti in 34 presenze. Autentico colosso d'area (197 cm per 85 kg) Boghossian è in grado di far reparto da solo impegnando anche più difensori alla volta vista la sua straordinaria abilità nel difendere palla e nel saper resistere alle pressioni dei difensori. La Juve per quei due incontri dovrà guardarsi specialmente da lui.