Exor vs RedBird: due modelli di investimento a confronto tra Juventus e Milan

Exor vs RedBird: due modelli di investimento a confronto tra Juventus e Milan ne parla Gazzetta.

Exor tratta la Juventus come un asset strategico, RedBird punta alla redditività con il Milan. Ma resta il "debito" con Elliott.

Per anni, Juventus e Milan non sono state solo due squadre di calcio: erano due simboli dell’industria italiana. Da una parte Gianni Agnelli, l’Avvocato, icona della Fiat e del potere torinese; dall’altra Silvio Berlusconi, il Cavaliere, imprenditore e politico che trasformò il Milan in un brand globale. Oggi, però, il panorama è cambiato radicalmente.

Juventus-Milan: dalle famiglie storiche ai fondi di investimento

Nel 2017, la famiglia Berlusconi ha abbandonato la scena, cedendo il Milan a un investitore cinese (Li Yonghong) che si è rivelato effimero. Il fondo Elliott è intervenuto per evitare la bancarotta del club e, successivamente, ha venduto a RedBird Capital nel 2022. La famiglia Agnelli, invece, è ancora proprietaria della Juventus attraverso Exor, la holding che controlla gli interessi industriali e finanziari degli eredi Fiat dal 1923.

Exor: la strategia della holding Agnelli tra industria, lusso e sport

Exor è quotata alla Borsa di Amsterdam ed è controllata al 55% dalla Giovanni Agnelli B.V. Il suo portafoglio include eccellenze come Ferrari (utile netto da 1,5 miliardi nel 2024), Stellantis, CNH Industrial, Philips, The Economist, GEDI e naturalmente Juventus. Il valore netto degli attivi ha raggiunto i 36 miliardi di euro, e la holding si muove ormai con una logica sempre più simile a quella di un fondo di private equity.

Negli ultimi anni, Exor ha diversificato le attività uscendo da alcuni settori tradizionali (come Magneti Marelli e Iveco) e investendo in sanità, tecnologia e media. I recenti disinvestimenti e dividendi hanno generato circa 4 miliardi di euro di liquidità da reinvestire.

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