Corriere Torino - Anthony, terza vittima di piazza San Carlo. A processo 9 colletti bianchi
Il Corriere di Torino torna sulla vicenda giudiziara di Piazza San Carlo: "Anthony, terza vittima di piazza San Carlo. A processo 9 colletti bianchi", titola il quotidiano.
Sono nove gli imputati che ieri sono stati rinviati a giudizio per i fatti di piazza San Carlo, per il panico collettivo scoppiato la sera del 3 giugno 2017 durante la finale di Champions League Juventus-Real Madrid - si legge nell'articolo di Simoina Lorenzetti -: rispondono di omicidio e disastro colposi per la morte di Erika Pioletti e Marisa Amato e per il ferimento di più di mille e cinquecento persone. Tra queste c’era anche Anthony Bucci, parte civile nel processo: è morto tre settimane fa, aveva 49 anni. Era affetto da diabete e dopo le ferite subite la sera della finale aveva denunciato che le sue condizioni di salute si erano aggravate. no aggravate.
"In questa fase non siamo ancora in grado di dire se ci sia un nesso causale tra le ferite riportate in piazza San Carlo e la morte del mio assistito—spiega Caterina Biafora, avvocato di Anthony Bucci, architetto originario di San Marino morto lo scorso 23 gennaio —. Siamo in attesa delle cartelle cliniche da far analizzareaun nostro consulente, in modo da chiarire le cause del decesso"
Il dibattimento in Assise si aprirà il 25 giugno, a tre anni dalla tragedia. Sul banco degli imputati ci saranno i dirigenti della Questura Michele Mollo, all’epoca capo di gabinetto, e Alberto Bonzano, ex dirigente del commissariato Centro in servizio in piazza la notte della Champions come responsabile per l’ordine pubblico. Tra coloro che hanno scelto la strada del rito ordinario ci sono anche i due funzionari del Comune, Paolo Lubbia e Chiara Bobbio, che hanno firmato i documenti amministrativi relativi all’organizzazione dell’evento. E anche i componenti della Commissione di vigilanza prefettizia che la mattina del 3 giugno fece un sopralluogo impartendo 19 prescrizioni, la maggior parte delle quali venne poi disattesa: Franco Negroni, Pasquale Piro e il viceprefetto Roberto Dosio. Andrà infine a giudizio anche Marco Sgarbi, vicecomandante della polizia municipale, per non aver verificato che fossero rispettate le 19 prescrizioni e le condizioni di validità della concessione di suolo pubblico.