Corriere di Torino - Il ko costa 12 milioni

Come riferisce il Corriere di Torino, non c’è quota cento (milioni) per la Juve, che va però lo stesso in forzata «pensione» europea, causa eliminazione. La quota sarebbe poi l’incasso dei bianconeri per quanto riguarda i ricavi dalla Champions League. Quelli che, nelle ultime stagioni, per i campioni d’Italia sono sempre stati un favoloso Superenalotto. Anche se, in parte, la Juve s’è già messa in tasca un patrimonio. Essere arrivati fin qui, vale un tesoro, in senso letterale, perché i soldi messi da parte arrivando ai quarti sono una montagna. Basta fare due conti.

Fin qui, il club di Andrea Agnelli ha incassato 94,1 milioni di euro complessivi dai premi Uefa, e senza considerare gli incassi dai botteghini dell’Allianz (che ieri ha stracciato il record). Di questi, 18,3 milioni arrivano dal market pool, 15,3 dal bonus di partecipazione, 29,7 dal ranking storico-decennale, 10,8 dai risultati, altri 9,5 grazie al bonus per la qualificazione agli ottavi e 10,5 da quello per l’accesso ai quarti. Ma essere fatti fuori dall’Ajax, vuol dire salutare il possibile record di introiti dalla Champions. Il passaggio in semifinale sarebbe valso 12 milioni di euro di bonus, oltre a circa 1,1 milioni aggiuntivi del market pool: insomma, eliminare gli olandesi e volare in semifinale avrebbe fatto confluire nel bilancio della società sui 107 milioni. Per la seconda volta, la Juve avrebbe sfondato il muro dei 100 milioni di ricavi.