Cobolli Gigli: "Vlahovic va fatto giocare, rinnovo ok ma a cifre diverse. Altrimenti è insostenibile. Su Yildiz..."

22.09.2025 16:40 di  Alessandra Stefanelli   vedi letture
Cobolli Gigli: "Vlahovic va fatto giocare, rinnovo ok ma a cifre diverse. Altrimenti è insostenibile. Su Yildiz..."
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© foto di Filippo Gabutti

Questa sera la Juventus potrebbe perdere il primato in classifica a vantaggio del Napoli, anche se alla Vecchia Signora c'è ancora chi recrimina per gli episodi decisivi del pareggio di Verona. Per approfondire il tema bianconero abbiamo intervistato in esclusiva Giovanni Cobolli Gigli, ex presidente della Juventus: "Come tifoso sono soddisfatto, da quando è arrivato Tudor. Non solo questo primo pezzo di campionato, visto che è stato fatto in modo che la squadra arrivasse in Champions. Mi sembra allenatore adatto alla Juventus, porta grinta e carattere a una squadra che forse non lo aveva. E da esterno vedo voglia di aggregazione e di giocare fino all'ultimo per portare a casa i risultati. Non ultimo quello con l'Inter e il pareggio di Champions: solo giocatori determinati potevano".

Lei che farebbe con Vlahovic?
"Lo farei giocare come stanno facendo. La decisione di rimetterlo in squadra è stata del direttore generale e mi sembra giusto, dovendo comunque pagarlo e riconoscergli cifre troppo alte per le prospettive della Juve, tanto vale che lo usino. Se poi fa quanto è riuscito ultimamente, faccio quasi un affare: è la dimostrazione che il giocatore ha capacità importanti e se si sente accettato dall'ambiente, cosa che credo Tudor gli abbia fatto sentire, ritrova la voglia di giocare e tira fuori le sue abilità da centravanti".

Proverebbe a proporre il rinnovo?
"Sì ma con cifre diverse. Oltre che una questione economica, lo è anche morale. Non si può andare a pagare stipendi netti come il suo, in questo momento. La Juventus non può permetterselo e non sarebbe etico".

Yildiz nuovo Dybala o nuovo Del Piero?
"Ho sempre visto con affetto particolare Dybala, però Del Piero è Del Piero. Se devo indicare e augurare un futuro a Yildiz, direi Del Piero sicuramente. Certi atteggiamenti di gioco e gol lo ricordano. E mi pare che lo stesso Del Piero sia soddisfatto che Yildiz possa prendere una posizione simile".

Qualche nuovo acquisto che l'ha impressionato?
"Openda e Zhegrova sono ancora da scoprire, anche se dai pezzi di partita che ho potuto vedere mi sembrano giocatori che possano rispondere alle esigenze della Juventus in attacco. Che prendano troppi gol, magari anche poi recuperando, è però un fatto vero. Mi sembrano sostanzialmente giocatori diversi da quelli che Giuntoli aveva portato alla Juventus lo scorso anno. Solo uno mi fa piacere sia rimasto e si sia legato ed è Conceicao, che ha voglia e qualità".

La Juventus è una squadra da Scudetto?
"Si deve pensare partita su partita, mettendo la grinta vista fino a adesso. Il pareggio di Verona viene fuori da una Juve che non ha dato le performances delle partite precedenti, ma anche a un atteggiamento sbagliato dell'arbitro. Questo senza togliere nulla a giocatori e allenatore del Verona, però la Juventus è stata fortemente penalizzata".

Qual è la squadra che l'ha impressionata di più?
"Non ho mai conosciuto Allegri ma ne ho molta stima. Mi è piaciuto anche quando ha fatto quella scena un po' esagerata dopo la Coppa Italia del 2024, dentro di sé aveva maturato una serie di disposizione non buone rispetto a chi lo dirigeva. Quando dicevano che Giuntoli e Allegri andavano d'accordo era una grande balla. Ottimo allenatore, persona che mi piace sotto ogni punto di vista: le scelte fatte dal Milan, non ultima Rabiot, sono importanti. E consideriamo che Leao ancora non è in grado di giocare. Normalmente non esagera, anche se già quest'anno si è tolto la giacca. Mi sembra però solo una maniera pirotecnica di protestare. E credo che il suo sarto sia soddisfatto".

Più Napoli o Inter per lo Scudetto?
"Il Napoli ha fatto una campagna acquisti molto importante, cominciando da Conte. Ora per come hanno costruito la squadra possono fare campionato e coppe, va capito solo quanto possono essere resistenti certi giocatori. Il Napoli ha le carte per ottenere dei buoni risultati, oltre a una tifoseria che sostiene in maniera quasi esagerata. E poi c'è il presidente che è tornato a fare il presidente, dopo che per un anno pensava di fare anche l'allenatore e magari voleva pure entrare in campo. L'Inter la metto un po' meno avanti, anche se ho molta stima di Marotta che tira dei fili importanti dentro l'Inter e cerca di togliere quell'immagine di squadra penalizzata in passato. Ancora però il gioco non è convincente".