Carlo Nesti: "Il manuale di sopravvivenza del tifoso bianconero"

04.08.2025 11:10 di  Giuseppe Giannone   vedi letture
Carlo Nesti: "Il manuale di sopravvivenza del tifoso bianconero"
TuttoJuve.com

Sui propri canali ufficiali, il collega Carlo Nesti torna a parlare di Juventus, proponendo un "manuale di sopravvivenza" per il tifoso bianconero: "

Ho voluto preparare un "pro memoria" sugli aspetti principali, che occorre ricordare, a proposito del mercato della Juventus. Sono fattori già ben noti, ma, a volte, mescolati insieme, tanto da non riuscire più a capire, se nasce prima l'"uovo" o la "gallina". Chiamiamolo "manuale di sopravvivenza del tifoso bianconero", in questa estate così complicata.

L'ANALISI

Exor è una holding controllata dalle famiglie Agnelli-Elkann, proprietarie del 65 per 100 della Juventus. La società bianconera pesa, nel portafoglio, per appena il 3,4%, e cioè, apparentemente, poco. Inoltre, il brand Juventus resta un affare, con 250 milioni di simpatizzanti/clienti nel mondo (cifre da Google). In questo senso, il brand stesso dovrebbe pesare almeno quanto il brand Ferrari, ed essere rivalorizzato.

Però, John Elkann non è appassionato di calcio, nella misura in cui lo era il nonno, e, prima o dopo, deve rispondere al vari rami della famiglia, e ai soci. Oltretutto, è difficile dar torto a chi ti ha finanziato, dal 2021, per 900 milioni di Euro. Certo: si può obiettare che questi soldi sono finiti, nel dopo-Marotta, nelle mani sbagliate, proprio per colpa di chi ha scelto le persone, ma non si può tornare indietro.

Un anno fa, con Giuntoli, i capitali c'erano, ma sappiamo come è andata: 200 milioni in acquisti, dei quali sono salvabili solo Di Gregorio e Thuram. Adesso, invece, i “rubinetti” di Exor sono stati chiusi, e la Juve è in autogestione: prima vendere, e poi comprare. Capitò anche con Moggi, Giraudo e Bettega, vedi il caso della cessione di Zidane, per comprare Buffon, Thuram e Nedved. Tuttavia, esistevano ben altre competenze, ben altro potere, ben altri giocatori, e meno concorrenza estera (vedi Inghilterra e Arabia Saudita).

Siccome, a circa 20 giorni dall'inizio del campionato, su una decina giocatori da vendere, ne sono stati ceduti appena 3, è ovvio delineare uno scenario non esaltante. Una legittima speranza è legata al fatto di non ripetere le 250 giornate di assenza, accumulate dagli infortunati. Così, almeno, si potrà capire quanto valgono, sul serio, certi elementi, pagati a peso d'oro, perché è certo che fattori psico-fisici hanno pesato sull'intera annata.

Attualmente, nella formazione-tipo, appaiono ben 9 elementi della scorsa stagione, e sarebbe importante, da parte di Tudor, una maggiore variabilità di moduli tattici. Si può immaginare questo 3-4-2-1: Di Gregorio - Gatti, Bremer, Kalulu - Joao Mario, Locatelli, Thuram, Cambiaso - Conceicao, Yildiz - David. Questa squadra può essere competitiva, a livello di primi 4 posti, in campo nazionale, perché, bene o male, lo è stata nello scorso campionato, in condizioni di assoluta emergenza. Molto più difficile, invece, sarà emergere, in chiave europea".