Callegari: "Vlahovic e David partiranno alla pari con Spalletti, Koop avrà un'altra chance per rilanciarsi"

Callegari: "Vlahovic e David partiranno alla pari con Spalletti, Koop avrà un'altra chance per rilanciarsi"TuttoJuve.com
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di Giuseppe Giannone

Sulle pagine di "Calciomercato.com", Massimo Callegari fa il punto su quella che potrà essere la Juventus targata Luciano Spalletti: "Dopo la raggelante parentesi in Nazionale, Luciano Spalletti ha scelto il club più esigente e spietato del calcio italiano per dimostrare che un fallimento può diventare la base di una rinascita. La Juve, questa Juve, rappresenta il terreno perfetto per far esplodere la sua smisurata ambizione e far germogliare di nuovo le sue idee: un calcio accattivante quanto concreto, elegante quanto intenso. Il mix che in modalità diverse (e con campioni ben diversi a disposizione) ha esaltato i cicli di altri due toscani doc: Marcello Lippi e Massimiliano Allegri. Gente di mare, a differenza sua, il quale però ha navigato per tutta la carriera nel mare in burrasca. Anzi, spesso, è andato a cercarselo. Mare forza nove, fuggire sì ma dove: verso la meta del calcio esotico ed esoterico sublimato dal suo Napoli. Non solo calciatori plasmati a sua immagine e solo apparente stravaganza, ma anche alcuni brevetti di cui detiene il copyright: “i furbetti del cornerino” (cit. Matteo Dotto a Controcampo) con il corner battuto “per finta ma non troppo” ai tempi della sua prima Roma e il coccodrillo sulle punizioni avversarie (Brozovic a Barcellona).

Alla Juventus non scenderà a compromessi. Chi è sulla barca può e deve remare, anche se ha la data di scadenza sulla maglia. Il suo calcio non ammette zone grigie. Vlahovic e David partiranno alla pari: l’aziendalismo può attendere. Koopmeiners avrà l’ultima chance per ritrovarsi, forse in una posizione più centrale e arretrata, con più campo davanti e più soluzioni di passaggio attorno.

Ma la sfida più difficile è proprio la squadra: tasso qualitativo inferiore alle altre big, soprattutto a centrocampo, attaccanti poco coinvolti, difensori incompleti. Chi ha (discreta) tecnica, come Kelly, mostra evidenti limiti difensivi; chi ha tenacia e aggressività, come Gatti, spesso maltratta il pallone. Con Locatelli il rapporto andrà ricostruito, anche dopo la frattura dell’estate: l’esclusione dagli Europei a vantaggio di Fagioli fu la prima, grande crepa nel legame di fiducia tra lui e il gruppo. Le parole del centrocampista dopo Estonia–Italia (“Gattuso è uno vero, che parla in faccia…”) hanno solo reso più evidente la ferita".