Cairo: "Superlega europea mal concepita, la vogliono solo pochissimi club"

15.05.2019 14:50 di Rosa Doro Twitter:    vedi letture
Cairo: "Superlega europea mal concepita, la vogliono solo pochissimi club"
TuttoJuve.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Dopo aver partecipato all'evento "AWords" organizzato dalla Lega serie A all'Ara Pacis di Roma, Urbano Cairo ai microfoni di Tuttomercatoweb.com ha analizzato i temi legati all'attualità del calcio italiano. Prima risposta sulla Coppa Italia, che stasera volge al termine: "Onore al merito, chi è arrivato in finale se l'è meritato. Non so se riuscirò ad andare allo stadio, ma sicuramente vedrò la gara".

Ha criticato l'idea della Superlega europea, c'è un modo per cambiare questo progetto? 
"Non lo so, io credo che sia una cosa talmente mal concepita e mal pensata che va azzerata. Non c'è una logica nello scardinare il calcio italiano ed europeo per cambiare tutto, invertendo il sistema del merito che prevede il premio per chi arriva primo, secondo, terzo e quarto con la Champions League. Sarebbe un cambio culturale, la gente è abituata a vedere che chi se lo merita va in coppa. Per non parlare dell'affronto ai tifosi che sono abituati a vedere la propria squadra il sabato e la domenica, anche perché durante la settimana hanno altro da fare. Anche il tema del continuo squilibrare la competizione in favore dei grandi club. In America l'NBA è nata così, qui invece il calcio è nato in modo diverso, con le promozioni e le retrocessioni e questo fa parte del DNA della gente. Gli unici che lo vogliono sono pochissimi club".

La Lega ha annunciato che è anche disponibile allo sciopero.
"Vedremo quali saranno le misure da adottare, ma oggi l'atteggiamento deve essere di chiusura totale. Non perché non si voglia evolvere il calcio, ma non stravolgere".

Gasperini ha detto che il sistema calcio non favorisce squadre come l'Atalanta.
"Vale per l'Atalanta, per il Torino, per club di queste dimensioni che sono il sale del campionato. In Premier ci sono quattro squadre in finale di Champions ed Europa League, ma successe anche al calcio italiano negli anni '90, con Sampdoria, Juve, Milan e Parma, quando la situazione dei diritti televisivi non era così sbilanciata come oggi. In Premier League l'ultima squadra prende 100 milioni, la prima 160, il rapporto è 1 a 1,6, mentre in Italia la prima prende 100 milioni e l'ultima 30. Rapporto 1 a 1,33. E questo porta un club a vincere otto Scudetti di fila, mentre in Inghilterra ci sono molti più avvicendamenti".

C'è un problema di equilibrio nei diritti ma anche di stadi. La Lega può risolverlo?
"E' vero, la Lega inglese ha più risorse perché hanno risolto questo problema alla radice. Credo che la Lega possa aiutare in questo senso, anche il discorso del pubblico è molto importante, so che in Spagna viene tenuto in considerazione anche per i diritti televisivi".