Borsa, Juventus chiude in calo. Stellantis in progresso, Ferrari sotto la parità
Seduta decisamente positiva per Piazza Affari, che chiude con un rialzo marcato e conferma la sua forza tra i listini europei. Il Ftse Mib ha terminato la giornata con un incremento dell’1,14%, attestandosi a 44.944 punti, dopo aver sfiorato in corso di contrattazioni la soglia dei 45mila, livelli che consolidano nuovi massimi rispetto al 2001. Milano si è così imposta come il mercato azionario più brillante del Vecchio Continente.
Andamento positivo anche per le altre Borse europee, seppur con crescite più contenute: Madrid +0,93%, Londra +0,75%, Parigi +0,69%, Francoforte +0,57%, mentre Amsterdam registra un progresso dello 0,54%.
Sul fronte obbligazionario, si registra un allargamento dello spread tra Btp e Bund tedeschi a 10 anni, che chiude a 69,2 punti base rispetto ai 66,6 dell’apertura. Il rendimento del titolo di Stato italiano si posiziona al 3,54%.
Sul mercato valutario, l’euro resta sostanzialmente stabile contro il dollaro, attestandosi intorno a 1,176. Brilla invece l’oro, in rialzo dello 0,82%, mentre il petrolio WTI si mantiene sui livelli precedenti, con una variazione moderata pari a +0,16%.
Netto calo, invece, per il prezzo del gas naturale ad Amsterdam, hub di riferimento per l’Europa: il future con consegna a gennaio scivola del 2,6%, chiudendo a 27,7 euro/MWh, valori molto vicini ai minimi dal gennaio 2022, quando prima del conflitto in Ucraina era stato toccato il livello di 26,5 euro l’11 dicembre.
Guardando ai titoli principali del listino milanese, spiccano le banche: Banca MPS +2,63%, Unicredit +2,29%, Mediobanca +2,12% e BPER +1,98% guidano i rialzi. Più contenuto il progresso di Stellantis (+0,49%), mentre Ferrari resta praticamente invariata (-0,06%). Tra le performance negative delle big, da segnalare Moncler, che chiude a -0,54%.
Nel comparto a media capitalizzazione brillano Banco di Desio e della Brianza +2,27%, Comer Industries +2,25%, Danieli +2,12% e Webuild +2,09%. In controtendenza GVS, che arretra dell’1,40%.
Uno sguardo infine anche all’incrocio tra finanza e sport: nel settore legato al calcio si registra una giornata negativa per Juventus (-0,34%) e soprattutto per la Lazio, che perde il 2,45%.
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