Balice: “Il passo indietro di Agnelli è stato strategico”
Nicola Balice, giornalista del Corriere di Torino, è intervenuto a Radio CRC, nel corso della trasmissione “Si Gonfia La Rete” di Raffaele Auriemma. Le sue parole: “Agnelli ha fatto capire che ha fatto un passo indietro perché così non avrebbe gravato su altro. Ci sono diverse visioni sul modo di affrontare questa imminente battaglia, il cugino resta proprietario ed è evidente che con le dimissioni dell’intero CdA ha convinto i pm a far cadere la richiesta di appellarsi riguardo le misure cautelari. Non si parlava più di arresti domiciliari, come pensato inizialmente lo scorso giugno, ma interdizione dalle cariche.
Le intercettazione pubblicate nelle 106 pagine, secondo me, non sono sconvolgenti, ma bisogna vedere cosa hanno individuato nelle 14 mila pagine che ha la procura di Torino. Lo scorso processo è stato fatto in maniera troppo semplicistica, come successo anche in passato. La storia insegna che tutte le società hanno avuto buon gioco nel muoversi all’interno di una mancata corrispondenza, ora bisogna capire se all’interno di quelle pagine si trova qualcosa di veramente grave.
Le società più piccole sono e più rischiano, comunque non rischiano la retrocessione ma più qualche penalizzazione.
Non si parla solo di plusvalenze, che sono la parte meno significative.
La figura in società c’è già ed è Cherubini, Allegri è il punto di riferimento per i tifosi e ha un contratto per altri due anni. Il mercato di gennaio vedrà la Juve assente.
Miretti e Fagioli? C’è una linea abbastanza chiara partita la scorsa estate, averli in organico ti permette di investire con più lucidità.
John Elkann non credo sia soddisfatto di quanto fatto da Agnelli, così come non lo è stato lui dal dopo Ronaldo in poi. La Juventus ha avuto Ronaldo per tre stagioni, una stagione e mezza con lo stadio vuoto, ed è stato un’azzardo non ripagato”.