AGNELLI A TJ: "Oggi vanno solo fatti i complimenti all'Ajax, che può vincere la Champions. Avanti con Allegri"

17.04.2019 01:25 di  Edoardo Siddi  Twitter:    vedi letture
Fonte: inviato all'Allianz Stadium
AGNELLI A TJ: "Oggi vanno solo fatti i complimenti all'Ajax, che può vincere la Champions. Avanti con Allegri"
TuttoJuve.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Dopo Juventus-Ajax, Andrea Agnelli ha parlato in zona mista anche ai nostri microfoni. Ecco quanto raccolto da Tuttojuve.com

Mai vista una Juventus così in difficoltà nelle ultime stagioni. Come se lo spiega?

Credo che oggi sia corretto riconoscere i meriti di un Ajax che ha giocato molto bene, ha meritato il passaggio del turno e a cui vanno fatti i complimenti. Da parte nostra c'è la consapevolezza di un percorso che continua, che oramai ci vede stabilmente in Europa ai quarti di finale, che ci ha visto passare dal 43esimo posto al quinto nel Ranking e il segno di una progettualità che continua. Questa sera c'è la delusione del tifoso, ma anche la consapevolezza di rendere merito a un Ajax che ha giocato bene e in maniera eccellente e l'ha dimostrato contro Bayern Monaco, Real e Juventus. Partendo senza i favori del pronostico oggi sono una seria candidata a vincere la Champions.

Cosa è mancato oggi alla Juve?

Non è una questione di cosa è mancato. Avrete tutti i tecnici che commenteranno la partita. Da parte mia c'è il riconoscimento dei meriti dell'Ajax e esserci in questi momenti, quando le cose non vanno bene, che è il mio mestiere. Per rimarcare la stagione della Juve a cui manca un punto per l'ottavo scudetto, ha vinto una Supercoppa, abbiamo disputato non una brillante andata degli ottavi, ma una grande gara contro l'Atletico e oggi facciamo i complimenti all'Ajax.

C'è ancora un gap da colmare nei confronti di certe squadre a livello europeo?

L'Ajax non era la squadra con cui si doveva colmare il gap. Ogni tanto è corretto anche avere una cultura sana e sportiva e risonocere gli onori a una squadra che ha giocato meglio, meglio di noi, del Real e del Bayern. Ha incontrato tutti, ora incontrerà una tra City e Tottenham e vediamo cosa succede, con questa banda di ragazzi può davvero rinverdire i fasti di un grande passato. Ricordiamoci che mettere la maglia dell'Ajax significa onorare una grande tradizione calcistica.

Presto per parlarne, ma questa serata cambia qualcosa nella progettualità?

No, non cambia. qualche anno fa era un sogno, quest'anno l'abbiamo dichiarato in estate ed era un obiettivo e anche l'anno prossimo sarà un obiettivo. Questo significa aver dato una solidità alla squadra per potersi permettere di poter avere la Champions come obiettivo. Poi è una competizione particolare, in questa fase si affrontano squadre in grande forma, ricordiamoci il Monaco di Mbappè. Si giocano due partite e poi si riconoscono i meriti. Da parte mia c'è la consapevolezza che la Juventus continua a crescere in campo e fuori, abbiamo rinnovato la leadership quest'anno e c'è grandissima fiducia nel lavoro di Marco Re, Giorgio Ricci e Fabio Paratici e c'è la grande consapevolezza di avere un grande allenatore con noi e come voi sapete ci vedremo questo giugno per portare avanti il discorso insieme.

Al di là dell'aspetto tecnico, possiamo dire che è mancata la testa della Juve e la voglia di reagire?

Questa partita ha giocato bene l'Ajax. Oggi per me vanno riconosciuti i meriti del mio collega Van der Sar e di Overmars che hanno costruito una grandissima squadra. Con questi giocatori più o meno due anni fa l'Ajax era in finale di Europa League e hanno costruito passo dopo passo una buona squadra. Poi la cultura dell'Ajax è diverso dalla nostra e sarà curioso vedere che Ajax troveremo tra due anni. Loro hanno un saldo netto positivo, nel senso che sono una società venditrice, noi invece siamo un club acquirente. Oggi sarebbe solo da sottolineare i grandi meriti di un Ajax che arriva in semifinale con i favori del pronostico.

E' corretto individuare nelle sue parole la voglia di proseguire con Allegri?

Sì, l'ho detto prima.