18 Febbraio 2001: E' tornato Del Piero

Uno degli aspetti che rende il mondo del pallone così apprezzato dai tifosi è senza dubbio per la capacità di rappresentare un incredibile gioco di emozioni e di pathos, ma anche di controversie sempre in grado di dimostrare come non ci sia mai nulla di scontato, nemmeno in una singola partita o in un singolo gesto. Del Piero rappresenta di fatto uno degli uomini più chiacchierati e discussi dell’ultimo decennio, c’è chi idolatra e lo rende il proprio punto di riferimento, e chi invece non perde tempo nel criticarlo, sottolineando perennemente come il suo tempo di gloria sia giunto alla conclusione. Il biennio 1999-2001 fu senza dubbio il suo periodo più difficile, dopo il pesante infortunio di Udine sembrava che il suo estro non volesse uscire più fuori, facendolo diventare un continuo oggetto di critiche, alcune davvero di cattivo gusto. Il momento difficile non era però destinato a finire, anzi i giorni precedenti di quel 18 Febbraio videro un tragico evento per la famiglia Del Piero, la scomparsa del padre Gino, da sempre una figura di riferimento per Alex. Il mondo sembra crollare ai piedi del numero 10 bianconero e quel 18 Febbraio Ancelotti decise di metterlo solo in panchina, in una gara complicata come quella con il Bari. Nel primo tempo i bianconeri non sembravano riuscire a trovare il passo della formazione di casa, capace di chiudere ottimamente tutti gli spazi e a rendersi pericolosissima nelle azioni di contropiede. Il tandem Inzaghi-Kovacevic non era in grado di rappresentare un vero spauracchio nei confronti della difesa pugliese e solo Zidane tirava fuori alcuni sprazzi di luce, ma comunque poco incisivi nella trequarti avversaria. La scarsa pericolosità dei nostri campioni ci porta così fino all’intervallo sul risultato di 0 a 0. Si sentiva che mancava la giocata del fuoriclasse e l’assenza di Del Piero pesava gravemente su questo fattore.
Nella seconda frazione di gioco il ritmo sembra proprio non cambiare, i minuti passano, ma non succede nulla fino a quando Ancelotti decide che è il momento di rischiare, di giocarsi il tutto per tutto:dentro Del Piero al posto di Kovacevic. Sulla carta questa era la scelta meno azzeccata, Alex non sarebbe dovuto essere psicologicamente pronto per dover già pensare ad uno sport, che pur rappresentando la sua professione, non può fargli dimenticare i tristi giorni che sta passando. Quando manca un quarto d’ora alla fine della partita succede però l’impossibile, l’inimmaginabile, Del Piero prendendo la palla sul vertice sinistro dell’area di rigore riesce a superare Neqrouz ed una volta arrivato dinnanzi a Gillet lo supera con uno splendido tocco sotto di sinistro per il decisivo 1 a 0 bianconero. Del Piero non ci vede più e con un’esultanza piena di rabbia sembra essere riuscito a scacciare i propri spettri, a dimostrare che a volte la giustizia esiste e quando il destino sembrava avere privato di tutto il numero 10 bianconero, Alex era riuscito a tornare quello di un tempo, un vero fuoriclasse, quelli che ne nascono una volta ogni 10 anni se tutto va per il meglio.