SOTTOBOSCO - Juve al limite della perfezione. Pjanic dirige alla Muti. Manca un rigore. Nuove gerarchie: avanza Berna. "Caso Dybala" ufficialmente aperto. Sarri, solite scuse.

Andrea Bosco ha lavorato al “Guerin Sportivo“, alla “Gazzetta dello Sport“, al “Corriere d'Informazione”, ai Periodici Rizzoli, al “Giornale“, alla Rai e al Corriere della Sera.
24.12.2017 01:34 di  Andrea Bosco   vedi letture
SOTTOBOSCO - Juve al limite della perfezione. Pjanic dirige alla Muti. Manca un rigore.  Nuove gerarchie: avanza Berna. "Caso Dybala" ufficialmente aperto. Sarri, solite scuse.
© foto di Andrea Bosco nella foto di Mariangela Me

Comincio dalla Juve. Che vince, a tratti domina la Roma, ha più occasioni, fa due legni a uno, ma arrischia la beffa nel finale. Una di quelle storie che  fanno impazzire di gioia noi giornalisti. Errore (l'unico forse) dell'ex romanista Benatia. Palla a Shick sedotto e abbandonato da Madama in estate e poi preso da Monchi. Para il polacco che a Torino fa il secondo di Buffon ma che fino alla scorsa stagione era titolare sotto Er Cupolone. Roba da romanzone russo: di quelli tosti.

Signora in toilette bianconera con Pjanic che dirige alla Riccardo Muti l'orchestra. All'interno, di  un'opera complessa, un dramma wagneriano, di note pesanti: niente Rossini, niente violini, nessun crescendo. Squadre attente. Benatia fa il gol ( l'unico ) partita, ma per farlo Madama deve abbattersi per tre volte di fila sul guardiano brasilero di Di Francesco. Sono solo undici le reti subite dalla Roma: Di Francesco è allenatore vero che non porta la sua berlinona in gita su uno sterrato di campagna. Gioca con personalità la Roma, anche subendo.

Perché la Juventus ha mostrato una gran partita. A tratti al limite della perfezione. Dove forse un poco stona solo il passo compassato di Khedira. Tutti gli altri “strappano“ come una Delta HF in un rally. Si avvicina gennaio, quando come noto, le squadre di Allegri cominciano ad andare a tavoletta .

La vittoria consente alla banda di Allegri di restare ad una sola incollatura dal Napoli. Ma non condanna la Roma che può contare sul recupero con la Sampdoria per restare in scia .

Ha detto Sarri che la Sampdoria liquidata in rimonta è stata l'unica squadra ad andare al San Paolo “a giocare al calcio“ . Dipende dal tipo “di calcio“. E comunque chi perde dovrebbe avere l'eleganza di non accampare scuse. Quando si perde una ragione c'è sempre. E visto che adesso con la Var non “ruba“ più nessuno (o sbaglio?) nel caso di Sarri “un bel tacer“ eccetera.

Mi tolgo il sasso e me lo tolgo educatamente: il rigore su Higuain era difficilissimo da dare. A velocità normale un arbitro era impossibilitato a giudicare. Ma a norma di regolamento - a mio parere - il rigore c'era. Il problema è sempre il medesimo: il protocollo Var. Si sono visti rigori assegnati per molto meno. 

Nella giornata nella quale Icardi si fa parare un penalty e l'Inter perde (seconda di fila)  con il Sassuolo (solo il tempo chiarirà se si tratta di crisetta o crisona), il Milan sbraca, la Lazio cala  un poker di re e il Napoli conferma una qualità offensiva devastante, la gara dell'Allianz ha detto anche altre cose .

La prima: che da otto gare Madama non prende gol. Ottimo segno.

La seconda: che l'Allianz ( Lazio a parte e forse non è un caso ) rimane una fortezza.

La terza: che probabilmente nelle gerarchie Bernardeschi ha scalato le posizioni, collocandosi subito dopo Cuadrado e superando Douglas Costa.

La quarta: che si è aperto ufficialmente il “caso“ Dybala. Non prima: adesso. Niente da dire ad Allegri : la scelta è logica, dal punto di vista tattico. Se giochi con tre mastini in difesa e tre centrocampisti, due esterni e due attaccanti, se fai giocare l'argentino, uno tra Mandzukic e Higuain deve star fuori. E il croato è uno che va in campo con tredici punti di sutura senza proprio darlo a vedere. Ma Dybala è l'uomo che in stagione ha segnato di più, l'uomo di maggiore classe nella  Juventus. Se resta in panca tutta la gara, la scelta tattica è certamente ineccepibile, i menestrelli della “panchina che fa bene“, faranno mirabilie sulle corde dei mandolini, ma  il “ caso “ c'è tutto. Immagino che la Juventus saprà – come finora ha fatto- gestirlo al meglio. Ma il “caso“ c'è. Negarlo sarebbe una bugia. Dovesse mai, il “caso“, essere stato accentuato da qualche comportamento irresponsabile (magari nelle pieghe di una gita sotto la Torre Eiffel) Dybala dovrebbe ringraziare qualche parente- serpente.

Il “caso” c'è. La cosa importante è che rientri al più presto. Inevitabilmente facendo rotazioni in attacco. Magari Allegri sarà contento, ma io al suo posto alla notte dormirei male : quando Pjaca tornerà in condizione Allegri ne avrà a disposizione sette: Mandzukic, Higauin, Dybala, Pjaca, Caudrado, Douglas Costa e Bernardeschi . Bene che vada e si dovesse tornare all'antico con due a centrocampo, davanti i posti sarebbero solo quattro . Come dicono negli aeroporti ? Overbooking ,mi pare .