L'IMBOSCATA - Una bella Juve risponde agli "avvoltoi". Alien Di Maria ripaga Allegri. Mistero Dusan. I dati delle disdette alle pay tv. Il calcio sull'orlo del precipizio e c'è un colpevole
Alien è atterrato sul campo del Nantes e ha fatto strame dei francesi. Angel Di Maria, extraterrestre in veste di giocatore ha fatto vedere, nella partita che contava (quella nella quale era vietato fallire) tutto il suo repertorio. Un “sinistro“ alla Alex Del Piero. Uno slalom alla Omar Sivori (avesse fatto gol di tacco i boati si sarebbero sentiti da tutta Italia per l'intera Francia). Una conclusione di testa, “rapinosa“ alla Ravanelli: uno che in Europa non falliva mai . E poi lo “spirito“: quello di Gianlucaccio Vialli che io credo abbia “spinto“ Di Maria a calarsi nei panni del leader. Da tanto la Juventus aspettava “questo“ Di Maria. Da settimane il “magrolino” sta ripagando Allegri che fortemente lo aveva voluto. Gli ottavi di Europa League, raggiunti, sono un ottimo viatico anche per il campionato. Sono una risposta agli “avvoltoi”: quelli che “la Juve ruba“.
Bella Juventus. Tutti sul “pezzo“ tranne Kean che è ha prodotto una di quelle serate nelle quali ti chiedi: ma perché Moise con i doni che la natura ti ha regalato? A me ( penalizzato nei pagellini ) non è dispiaciuto Vlahovic. I media sul serbo inzuppano sempre il biscotto. Visto che è entrato a gara in corso, una tv ha titolato: “Fuori a Nantes, via a giugno?“ . Tuttavia non si comprende una cosa: se Dusan non va bene per Allegri (ammesso sia vero) come mai andrebbe bene per Ancelotti? Mistero .
Taccuino aperto: il polacco inoperoso. Certamente aver giocato oltre un tempo in superiorità numerica ha aiutato la difesa. Ma Danilo è ormai il motore della retroguardia di Allegri. Sta crescendo (tardino, no?) Alex Sandro. Sta crescendo (e di molto, De Sciglio). E Bremer sembra aver trovato una misura che non aveva. Buono Rabiot, ottimo Locatelli, superlativo Fagioli: piedi fatati, faccia tosta nei recuperi, euclideo nella gestione del gioco. Lui e Di Maria, parlano la stessa lingua. Solito bel lavoro di Kostic. Si è rivisto anche Bonucci a fine gara. Gocce di sudore prima del fischio finale anche per Paredes e Illing.
Se a Nantes è davvero scoccata una scintilla lo sapremo presto in campionato. Certo che un Allegri furioso per qualche tocco errato dopo l'85esimo, sullo 0-3, è sembrato un messaggio ai suoi detrattori: corto muso a chi? Allegri lo sa: da quanto la Juventus non giocava come a Nantes? Lo dica onestamente. Tutti felici se la Juventus si confermerà. Valutando che ancora erano assenti Pogba e Chiesa si può essere ottimisti. Ma la Juve deve “confermare“: risultati e soprattutto “gioco“. Quello che per tutta la stagione è sovente mancato .
I dati delle disdette alle televisioni non sono noti. Ma una fonte attendibile mi ha garantito che la settimana post verdetto Procura Federale, sia evaporato un milione di telespettatori. Gravina è un salice piangente che invoca “riforme“. Come se non fosse lui a doverle fare. I vari network stanno aspettando le “sentenze“ prima di chiudere i contratti. Tradotto: un conto è il calcio con la Juve. Un altro un campionato senza Juventus. Questo significa che la Juventus debba godere di una “impunità“ a prescindere? Assolutamente no: se risulterà colpevole dovrà pagare. Ma non sulla base delle surreali motivazioni di Torsello. Le sentenze vanno rispettate? Certo: se sono giuste. Se non lo sono, vanno contestate. Mica è detto che perché uno fa il giudice debba essere per forza bravo nel suo mestiere. Ci sono calciatori bravi e ci sono le schiappe. Anche tra i giudici ci sono quelli scarsi.
Consueto finale: “Signor Gabriele Gravina: si dimetta“. Se il calcio italiano sta ballando sull'orlo del precipizio la colpa è di Gravina . E del suo branco di gattopardi.