A DOMANDA RISPONDE - Lotta allo Scudetto incerta. La Juve ha ritrovato una grande rivale. Il Napoli non può vincerle tutte. Ingiusto criticare Dybala, tornerà presto ai suoi livelli. Colpito da Higuain"

06.11.2017 00:59 di Xavier Jacobelli Twitter:    vedi letture
A DOMANDA RISPONDE - Lotta allo Scudetto incerta. La Juve ha ritrovato una grande rivale. Il Napoli non può vincerle tutte. Ingiusto criticare Dybala, tornerà presto ai suoi livelli. Colpito da Higuain"

Ogni lunedì la redazione di Tuttojuve.com analizza i temi caldi del nostro calcio con una delle firme più autorevoli del giornalismo sportivo italiano, Xavier Jacobelli, editorialista del Corriere dello Sport-Stadio.

La vittoria sul Benevento è stata sofferta, ma, grazie al concomitante pareggio esterno del Napoli, ha consentito alla Juve di portarsi a un punto dalla capolista. Eppure, non sono mancate ancora le critiche a Dybala. Che cosa ne pensa?

“Penso che criticare Dybala sia ingiusto, improvvido, ingeneroso. E’ evidente che l’argentino viva un periodo di appannamento della condizione, ma un conto è accusare una flessione di rendimento e un altro è mettere in discussione un giocatore di evidente talento che, rammento, non più tardi di un mese fa, veniva acclamato come l’erede di Messi. Gli antichi padri ammonivano: est modus in rebus, esiste una misura nelle cose. Dibala è e rimane uno dei patrimoni più preziosi della Juve. Tornerà presto sui livelli che gli conosciamo”.

 

Si aspettava che la Juve dovesse penare così tanto contro il Benevento? 

“Francamente sì, ma, soprattutto se l’aspettava Allegri il quale conferma di conoscere la Juve come le sue tasche. L’allenatore aveva ammonito la squadra affinché non sottovalutasse l’impegno con i sanniti e ha avuto ragione. E’ vero che il Benevento sta pagando un prezzo pesantissimo al suo primo campionato in serie A e, dopo la dodicesima sconfitta consecutiva, inanellata a Torino, ha eguagliato il primato negativo stabilito dal Manchester United nella stagione 1930-31 che, 87 anni fa, non riuscì a conquistare nemmeno un punto nei primi dodici turni del torneo. Ma, è altrettanto vero che la squadra di De Zerbi allo Stadium si sia battuta con orgoglio e abnegazione, passando in vantaggio grazie alla perla di Ciciretti. La forza della Juve risiede nella sua capacità di superare anche ostacoli apparentemente facili che, in realtà, tali non si rivelano”.

 

Ancora una volta, l’apporto di Higuain è risultato determinante. Da Udine in avanti, l’argentino è diventato decisivo: come spiega la sua metamorfosi?

“Anche quando non segnava a ripetizione, Higuain non è mai stato e mai sarebbe potuto essere un problema per la Juve. Colpiscono le sue condizioni atletiche, la vigoria fisica, il ruolo di trascinatore della squadra evidenziato anche da Buffon, capitano e leader storico dei campioni d’Italia”.

 

Ieri sera alla Domenica Sportiva, Marotta ha affermato come sia stato Bonucci a lasciare la Juve e non la Juve a lasciare Bonucci libero di andare al Milan. Senza Bonucci, la Juve incassa più gol, ma vanta anche il migliore attacco del campionato. Sono state giocate dodici giornate di campionato: allora, chi ci ha guadagnato?

“Potremo stabilirlo con esattezza alla fine del torneo, non ora. E’ chiaro che la Juve, preso atto della volontà del difensore, in estate si sia regolata di conseguenza. E’ altrettanto chiaro che Bonucci sia e rimanga uno dei migliori difensori del mondo. La prova di Reggio Emilia con il Sassuolo dimostra quanto il giocatore sia in crescendo di condizione. Ma questo è un discorso che riguarda i rossoneri, non i campioni d’Italia”.

 

Pensa che il pareggio con il Chievo, rimediato dopo la sconfitta in Champions con il City, sia il segnale di un Napoli in crisi?

“No. Siccome il Napoli, come qualunque altra squadra, non può vincere tutte le partite, è normale che in campionato rallenti una marcia, sinora semplicemente strepitosa. L’infortunio di Ghoulam è stato un colpo durissimo per Sarri e per la capolista, che si è aggiunto al secondo ko di Milik in meno di un anno. Ma il Napoli ha gli uomini e la forza per reagire. Credo che la lotta per il titolo sarà incerta sino alla fine”.   

 

Riguarderà anche la Roma?

“Certamente sì. Il record di dodici vittorie esterne consecutive è lì a dimostrarlo. Inoltre i giallorossi devono recuperare la partita con la Samp (così come la Lazio con l’Udinese). Apprezzo il lavoro di Eusebio Di Francesco. Si è impadronito della Roma con disinvoltura disarmante. La Juve ha ritrovato la grande rivale dell’ultimo campionato che si piazzò a soli 4 punti dai bianconeri”.