Tudor non risponde e stimola tutti!

27.09.2025 09:40 di  Massimo Pavan   vedi letture
Tudor non risponde e stimola tutti!
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Igor Tudor non risponde alle domande su Conte e su Rocchi e stimola tutti, consapevole che la sfida contro l'Atalanta è impotante ancora più importante di quella contro l'Inter.

Serve una vittoria ma soprattutto una grande partita, con il tutto esaurito e con un pubblico che è veramente il dodicesimo uomo di questa Juventus.

Igor Tudor ha affrontato diversi temi: dalla condizione della squadra alla gestione di Vlahovic, passando per il modulo tattico e il rapporto con Ivan Juric.

Sulla preparazione in vista di Juventus-Atalanta “Abbiamo utilizzato due giorni liberi per recuperare energie. Ora ci aspettano tre partite importanti prima della sosta per le nazionali. Abbiamo lavorato bene, siamo concentrati e carichi. Abbiamo visto le solite dinamiche del calcio, con aspetti positivi e negativi. Nulla di particolarmente nuovo. Siamo partiti bene e stiamo continuando a lavorare. Ci stiamo conoscendo con i nuovi innesti. Non sono preoccupato, anzi, ho fiducia. Quando si gioca una volta a settimana, serve maggiore bravura nel coinvolgere tutti. Ma è difficile lasciare fuori certi giocatori. Anche noi, come tutte le squadre, abbiamo sfide da gestire. Alcuni calciatori possono giocare 50 partite senza problemi, dipende dalle loro caratteristiche”.

Tudor si è soffermato anche su alcuni giocatori con le condizioni fisiche di Conceição e Zhegrova  “Cisco ha avuto qualche problema fisico. Ha giocato 70 minuti con pochi allenamenti nelle gambe, vedremo domani. Zhegrova invece sta lavorando regolarmente.  Ho tre attaccanti forti e le scelte dipendono dalle partite. I nuovi vanno conosciuti, ci sarà spazio per tutti. La stagione è lunga e sono contento di avere alternative di alto livello. Adzic può giocare sia da trequartista che da mezzala. Ha segnato un bel gol, e soprattutto ha la testa giusta

Su Cambiaso una risposta che può alimentare discussioni. “Sì, può fare anche la mezzala. Ha un’intelligenza tattica diversa, vede il gioco da centrocampista pur essendo terzino. Ogni tanto lo lascio libero di adattarsi, perché è il modo migliore per sfruttare le sue qualità. È un giocatore di primo livello, deve solo avere più continuità. Se lavora con convinzione, può giocare nel Real Madrid, nel Manchester City o nel Liverpool. Ha il potenziale per diventare uno dei migliori al mondo, ma dipende tutto da lui”.

Stima per Conte e Allegri ma non un rapporto stretto. “No, non ci siamo sentiti di recente. Li rispetto entrambi: basta guardare i trofei che hanno vinto. Sono due grandi allenatori, diversi nel modo di allenare ma con valori importanti. Fanno bene al calcio”.

La sfida di oggi è difficile per la Juventus, lo scorso anno ha perso 4-0 e basterebbe questo per capire le difficoltà. Servirà una grande prestazione