PADOIN: "Rigore Supercoppa? Bruttissima esperienza. Pereyra quello che ha fatto meglio dei nuovi, sta diventando punto di riferimento importante"

Simone Padoin è intervenuto ai microfoni di TeleFriuli dopo aver ritirato il premio a Udine come sportivo friulano nella categoria 'calcio' per il 2014. Ecco le sue considerazioni, riprese da udineseblog.it: "E' un motivo di grande soddisfazione, è ovvio. Un premio dato dalla mia regione è motivo di grande orgoglio e spero di continuare a portare alto il nome della mia terra. Di friulano ho quello spirito che non ti abbandona mai nei momenti di difficoltà noi teniamo duro e penso che questo sia un valore aggiunto".
Con te e Scuffet sta tornando quella friulanità che per un periodo si era persa. Come mai secondo te?
"Penso sia anche una questione di annate, a volte piene di talenti, altre meno. Dispiace perchè una decina o una quindicina d'anni fa c'erano tantissimi talenti. Adesso è tutto un po' più difficile, ma sono sicuro che torneremo ad essere tanti anche noi".
Tra le motivazioni del premio, il fatto che sei uno di quei friulani che va, ma non dimentica la sua terra per poi tornare. E' così anche per te? Nel tuo futuro vedi ancora Friuli? E in che veste?
"Questo non si può sapere. Nella vita e anche nel calcio è un po' tutto legato alle opportunità, alle situazioni che possono cambiare in un attimo. La cosa importante che sento dentro è la fierezza di essere friulano".
E' un rimpianto per te non aver giocato nell'Udinese?
"Non rimpianto, ma tristezza per non aver giocato nell'Udinese. Essere andato via dal Donatello e essere dovuto andare a Bergamo per proseguire la mia carriera. Ma è andata così e bisogna farsene una ragione. Mi auguro che qualche altro friulano possa indossare la maglia dell'Udinese e far bene qui".
Come vedi questa Udinese?
"Sinceramente la vedo sempre bene. Una squadra ben organizzata. Il passaggio da Guidolin a Stramaccioni non ha lasciato strascichi, anzi. Penso che sia una squadra molto solida e da juventino, al rientro dalle vacanze spero ci dia una mano battendo la Roma".
Il 2014 si è chiuso con 'quel rigore'. Cosa ti aspetti dal 2015?
"Quel rigore ormai non posso più segnarlo. E' stata una bruttissima esperienza ma bisogna andare avanti. Nel calcio hai sempre nuovi esami da superare e speriamo che le vittorie nel 2015 cancellino questo brutto episodio".
Come vedi Pereyra alla Juve?
" Dei nuovi arrivati penso sia assolutamente il giocatore che ha fatto meglio. Un giocatore che piace moltissimo al mister, che gioca spessissimo. Bravissimo a far ripartire l'azione. Per noi sta diventando un punto di riferimento importante".