La forza dello Stadium questa volta non basta: Ronaldo ammutolisce ma si guadagna la standing ovation

Prima del sorteggio, in Spagna, tutti speravano che ai quarti il Real non dovesse affrontare la Juventus. Dopo i primi 90' giocati ieri allo Stadium, in tanti avranno ringraziato invece l'urna di Nyon, per il momento fatale. Il risultato che accompagna gli spagnoli verso l'ennesima semifinale da giocare è schiacciante. 0-3 recita il tabellone ai lati del campo di Torino, un risultato non corretto per quanto visto in campo, ma giusto perchè quanto fatto da Cristiano Ronaldo ha dell'incredibile. E' un campione e tutti lo sapevamo, ma vedere tutto il pubblico bianconero applaudire estasiato al secondo gol, in rovesciata, preciso, elegante e da cineteca, ne esalta ancor di più la carriera, i trofei e i 4 palloni d'oro conquistati negli ultimi anni. La gara col Real Madrid doveva essere una specie di vendetta dopo il 4-1 di Cardiff, la Juventus doveva dimostrare di aver imparato da quella brutta sconfitta, soprattutto come reagire ad uno svantaggio e a come saper rimanere in partita fino all'ultimo.

In effetti la reazione c'è stata dopo il gol lampo confezionato dal numero 7 portoghese al 3', una reazione che però non è bastata. E' mancata la forza del gruppo, la determinazione e l'apporto di alcuni protagonisti, quasi incapaci di cose semplici. Higuain, Alex Sandro, Barzagli, non possono arrivare alla sufficienza, peccato per l'espulsione di Dybala, il secondo giallo è stato molto generoso e gli farà saltare il ritorno tra una settimana, perchè fino a quel momento era stato uno dei migliori in campo insieme a Khedira e Chiellini (papera con Buffon che ha innescato il secondo gol a parte). Pensare di rimontare al Bernabeu sarà quasi fantascienza, nel calcio siamo però stati abituati ad imprese del genere, la Juventus è abituata ad imprese del genere, dove conterà tanto e forse anche solo la testa.