JUVE, UN VIZIETTO CHE DURA 38 MINUTI
La Juve ha un brutto vizio, segna e viene ripresa. Ormai sembra una costante che non e’ stata solamente contro il Torino.
Distrazioni, errori individuali, sensazioni di superiorità, sono diverse le ragioni che possono portare a questo atteggiamento che comunque denota questa costante incapacità di mantenere il vantaggio.
Cinque minuti con il Lecce con Mancosu che risponde a Dybala, cinque minuti con il Genoa con Kouamé che risponde a Bonucci, ma non solo.
Venti minuti con il Torino grazie alla rete di De Ligt ed infine gli otto minuti con la Lokomotiv di Mosca tra le rete di Ramsey ed il pareggio russo.
Se il 2-1 e’ il risultato preferito, possiamo dire che il non restare concentrati dopo aver sbloccato la gara e’ un altro fattore abbastanza chiaro. Era già successo con l’Inter, con il Verona, con il Bologna.
RIMEDIO SARRI - il tecnico bianconero dovrà lavorarci e studiare qualche soluzione perché a sentirsi belli si paga dazio ed è difficile poi ribaltare immediatamente la soluzione. I bianconeri, oltretutto, hanno anche difficoltà a segnare con continuità e quindi il problema risulta abbastanza evidente.
Serve maggior concentrazione nel gestire le reazioni degli avversari dopo il gol realizzato e capire che i minuti dopo essere passati in vantaggio sono i più delicati, il rischio, in caso contrario, rimane quello di rimanere con il risultato in bilico fino alla fine.
Domenica contro il Milan sarà un match pieno di insidie, del resto i rossoneri sono carichi con voglia di rivincita e riposati, ci vorrà una bella Juve per portare a casa la vittoria.