IL TERZO TEMPO - Cedere Alex Sandro sarebbe un delitto. La Juve ha già in casa il tesoretto per rafforzarsi.

Il brasiliano ancora allertato dalle sirene inglesi. Non regge più la storia dei giocatori che vogliono essere ceduti. La Juve ha il capitale per diventare più forte
27.06.2017 13:00 di  Luigi Risucci   vedi letture
IL TERZO TEMPO - Cedere Alex Sandro sarebbe un delitto. La Juve ha già in casa il tesoretto per rafforzarsi.
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Da giorni si rincorrono voci sulla probabile cessione di Alex Sandro al Chelsea di Antonio Conte, disposto ad investire fino a 70 milioni per il brasiliano. L'esterno, oggi anche della nazionale verdeoro, arrivò a Torino due estati fa per una cifra non bassa (intorno ai 30 milioni) e qualcuno disse che si era speso troppo. In due stagioni Alex Sandro si è dimostrato capace di una crescita costante, anche in fase difensiva, mostrando attitudini ad attaccare lo spazio e la fascia come pochi, oltre ad un'abilità nell'assist che ne fanno uno dei migliori terzini sinistri al mondo. A Torino nessuno crede più alla storia dei giocatori che vogliono andar via, sembra la solita parte del copione recitata per spiegare le cessioni eccellenti. Il giocatore si è sempre espresso bene sulla città e sulla squadra, senza mai paventare un possibile addio ai colori bianconeri. Vendere il brasiliano, nonostante le cifre astronomiche di cui si parla, sarebbe un autogol clamoroso per la Juventus, che si priverebbe in pochi giorni di quasi tutta la sua forza sugli esterni bassi, dopo l'addio di Dani Alves che a breve firmerà con il Manchester City del mentore Guardiola. L'ex Porto è un giocatore quasi unico nel suo ruolo e le alternative non sarebbero certamente all'altezza, nonostante le ottime qualità dei vari Cancelo, Darmian, De Sciglio, di cui si parla. Inoltre la Juventus sta incrementando di anno in anno i suoi ricavi, sia per i risultati sportivi raggiunti ( si ricordino i quasi 120 milioni incassati dall'ultima Champions) che per gli aspetti commerciali, da ultimo l'accordo con Allianz per lo sfruttamento del nome dello Stadium. Insomma, gli introiti non mancano e anzi crescono in maniera esponenziale, soprattutto se pensiamo alle probabili uscite che saranno fisiologiche nel prossimo mercato, Lemina su tutti. Marotta e Paratici avranno a disposizione già un nutrito tesoretto per cercare di potenziare una squadra già fortissima, perdere Alex Sandro, uno dei pilastri della squadra, sarebbe un passo indietro anche dal punto di vista delle ambizioni europee. Un delitto di cui la dirigenza non dovrà macchiarsi, per non indispettire una piazza, quella bianconera, che non ha ancora digerito la disfatta di Cardiff e che si aspetta una campagna acquisti conservativa per i punti di forza appetiti in tutta Europa e rafforzativa, con giovani di grande talento e giocatori affermati, in entrata. Da questo punto di vista, in attesa dell'ufficializzazione di Schick, nulla sembra muoversi sul fronte Douglas Costa.

Il brasiliano resta l'obiettivo numero uno, per i valori tecnici e l'esperienza a grandi livelli maturata al Bayern, meglio di Bernardeschi che costa uguale, è più giovane, ma manca di quell'esperienza internazionale fondamentale per ambire a certi traguardi in termini brevi. L'uscita dei Della Valle che hanno messo in vendita la società è chiaro indice che il 10 andrà via da Firenze, ma la concorrenza è grande e probabilmente un suo acquisto escluderebbe altri interventi in quella zona di campo. Schick è un ottimo acquisto, ha sfoggiato le sue doti anche all'Europeo di categoria, mostrando capacità di muoversi da centravanti o da seconda punta con la stessa naturalezza. Allegri aveva detto che “alla sua età fa cose non normali” ed effettivamente il classe '96 ha avuto il benestare del connazionale Nedved a suon di gol e giocate di grande classe. In difesa, se Sandro dovesse restare come tutti ci auguriamo, si interverrà solo per sostituire Alves. A centrocampo ci saranno sicuramente uscite (Lemina e Rincon i principali indiziati) e si prednerà un giocatore in grado di affiancare Pjanic davanti alla difesa, in grado di fare il lavoro “sporco” che Khedira spesso ci ha fatto vedere ed in grado di dare riposo ai muscoli di seta del tedesco. Matuidi può essere un'idea praticabile anche dal punto di vista economco, rispetto agli oltre 30 milioni richiesti lo scorso anno. Sulla trequarti saranno possibili anche due colpi, visto che Pjaca è ancora alle prese con la riabilitazione dopo la rottura dei legamenti e che necessiterà di molto tempo prima di tornare a pieno regime. Un mercato che stenta a decollare, quello dei bianconeri, in una stasi generale che caratterizza ad oggi quasi tutte le squadre italiane, che continuano a predicare tattiche attendiste. Tra venti giorni inizierà il ritiro a Vinovo e sicuramente si arriverà a quella data con più certezze di quelle attuali. Una su tutte: la Juventus, se conserverà lo zoccolo duro della rosa, partirà ancora una volta davanti a tutte in Italia e se farà i giusti acquisti, potrà puntare ad un'altra grande stagione anche in Europa.

© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport