Il sopracciglio di Carlo e il parcheggiatore Antonio

06.11.2013 14:41 di  Andrea Antonio Colazingari  Twitter:    vedi letture
Il sopracciglio di Carlo e il parcheggiatore Antonio
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

In Spagna la fisiognomica deve essere scienza largamente diffusa se si studiano con attenzione i movimenti dell'arcata sopraccigliare (destra o sinistra?) di Carlo Ancelotti per dedurne lo stato d'animo. Incazzato? Sopracciglio arricciato. Tranquillo? Sopracciglio disteso.

Ieri a Torino deve essere prevalsa la prima tendenza, almeno fino al pasticcio di Caceres con conseguente ricamo del divino Ronaldo, uno che le sopracciglia le cura sempre con attenzione. Ma che volete: quando hai un tridente d'attacco composto da Bale, Benzema e CR7, con in panca Di Maria, Morata e Isco, puoi permetterti di esprimere disappunto con una semplice espressione facciale, magari accompagnata da una passeggiatina nell'area tecnica tanto per chiarire ai tuoi campioni tatuati che è venuta l'ora di svegliarsi. Una manciata di minuti e il gioco è fatto: Ronaldo prima, senza neppure spettinarsi, Bale dopo e la partita è rovesciata come una frittata in cottura. Il sopracciglio (destro o sinistro?) torna disteso e ci si riaccomoda in poltroncina, tanto, male che vada, si pareggia.
E dall'altra parte? Altro che sopracciglia. Lì c'è un tizio che, poveraccio, sta in piedi novanta minuti più recupero, consumando erba e corde vocali per tenere in ordine squadra e risultato. Si sbraccia, urla, gesticola, conscio che per vincere una partita del genere bisogna farsi un mazzo tanto, altro che smorfie da caricatura. Quanto vorrebbe poter fare come il fortunato collega di serata. Niente "sopraccigliate" però: magari una aggiustatina alla zazzera se le cose vanno male e la solita passeggiata di ordinanza tanto per scrollarsi di dosso l'umidità notturna. Manco per idea: il destino è penare per conquistarsi un punto e tornare a casa distrutto e pure senza voce. Il nostro però è ormai padrone della tecnica: sa come e quando svegliare i suoi anche se l'arte della partita gesticolo-guidata ha le sue controindicazioni: "dalla indietro!" ed ecco che ci scappa la cazzata. Inconvenienti del mestiere: roba che il sopraccigliato manco si sogna. Mai estratto mano dalla tasca; di rado invitato fonicamente uno dei suoi a calciarla via alla svelta. Non occorre, basta il sopracciglio (destro o sinistro?): perché sennò sarebbe pagato a peso d'oro?

Così va il mondo. A chi Bale, Benzema, Ronaldo e il dono dell'espressività minimalista; a chi tocca sbracciare ed urlare stile parcheggiatore abusivo ogni santa partita.

Domanda conclusiva: ma Ancelotti arriccia il sopracciglio (destro o sinistro?) anche se il caffè fa schifo?