Undici metri - Corsa Champions complicata, urgono conferme. Società, allenatore e squadra: un futuro tutto da scrivere

La bella vittoria contro il Napoli è stata sicuramente importantissima. Pirlo ha scacciato (per ora) i fantasmi che aleggiavano sulla sua panchina. I bianconeri finalmente hanno mostrato di avere un’anima. Hanno giocato da squadra, soffrendo quando si doveva soffrire, colpendo quando si doveva colpire. A maggior ragione questa vittoria conta tanto anche perché il Napoli ha giocato bene e messo in seria difficoltà la Juve soprattutto nel secondo tempo. La disattenzione finale con il rigore per il Napoli poteva costare caro, ma alla fine sono arrivati 3 punti fondamentali per la corsa Champions dei bianconeri.
Adesso si cercano conferme, è chiaro che vincere contro il Napoli e non inanellare una striscia di successi servirebbe a poco. La corsa alla qualificazione in Champions è tiratissima e incerta con 4 squadre in pochissimi punti. Il Calendario di certo non aiuta i bianconeri, Pirlo e i suoi avranno tanti scontri diretti (Atalanta, Milan, Inter) e gare insidiosissime. Insomma è ancora presto per poter cantare vittoria. Una conferma importante di una vera svolta nella stagione bianconera si avrà Domenica. Contro il Genoa la Juve non può sbagliare, non può permettersi di perdere altri punti per strada. Domenica capiremo davvero se la strada intrapresa è quella giusta.
Il momento dei bianconeri indubbiamente è particolare. C’è una stagione da portare in porto, una qualificazione Champions da conquistare, una finale di Coppa Italia da disputare ma già si guarda al futuro. Come quello di quest’anno anche il prossimo sarà un mercato di sofferenza e ingegno.
Il primo interrogativo è in panchina. Ci sarà ancora Pirlo? Difficile dare una risposta.
Di una cosa sono convinto, credo che ogni decisione sulla Juve che verrà, vada presa adesso con convinzione e risolutezza. Non si può aspettare al fine della stagione. Se si decide di confermare Pirlo lo si faccia adesso, se si è entrati nell’ottica di idee di cambiare la guida tecnica si decida adesso. La stessa cosa vale per la dirigenza. Verranno confermati Nedved e Paratici? E se Pirlo dovesse andare via chi prenderebbe il suo posto? Allegri? Zidane? Simone Inzaghi? Se ne leggono di tutti i colori, fa parte del gioco.
E’ chiaro che questo è un momento della stagione delicatissimo in cui le decisioni pesano e sono davvero importanti.
Al netto di tutte le valutazioni legate alla dirigenza e alla guida tecnica, mi pare evidente che le lacune della squadra siano soprattutto in due reparti: a centrocampo e in attacco. Ai bianconeri mancano almeno due centrocampisti capaci di far fare il salto di qualità all’intero reparto. Servono poi profili giovani e dinamici, altri “Chiesa”, lo scrivo da settimane.
Federico Chiesa è stata la rivelazione di quest’anno, è stato un acquisto davvero meraviglioso, veloce, grintoso, tecnico e capace di dare tutto in campo. Una vera e propria freccia, capace quest’anno di fare grandi cose ma soprattutto Chiesa regala la sensazione di avere ancora grandissimi margini di miglioramento. Lui e De Ligt saranno le colonne del futuro. A centrocampo occorrerà piazzare gli esuberi e chi ha mercato. In difesa forse andrebbe fatto qualcosa solo sull’out sinistro e valutare la posizione di Alex Sandro.
E’ in attacco che occorre capire quale sia il progetto. Cr7 resterà? Ronaldo è un mito ma potrebbe anche andare via a un anno dalla scadenza del suo lauto contratto. Onestamente io farei di tutto per tenere Dybala e punterei sulla Joya per questioni anagrafiche e di classe. Anzi a dirla tutta gli costruirei la nuova Juve intorno mettendolo al centro del progetto.
Si è visto Mercoledì quanto sia mancato l’argentino a Pirlo negli ultimi 3 mesi. La sua assenza è stata pesantissima, di sicuro con Dybala in campo forse oggi i punti di distacco dalla vetta non sarebbero così tanti, ma ormai è andata così. Lo stesso Morata non è sicuro di essere riscattato, in effetti bisogna valutare bene se investire tutti i soldi che chiede l’Atletico per prendere Alvaro. Tutto è ancora in divenire, in un reparto che secondo me cambierà faccia.
Onestamente mi aspetto una mezza rivoluzione lì davanti, ma se potessi (ribadisco) farei di tutto per tenere Dybala a meno che non sia la Joya a voler andare via. Fare nomi oggi sarebbe cosa assai ardua. Sono anni che si sogna il ritorno di Pogba, lui e Locatelli (piacciono tanto entrambi) sarebbero fantastici in mediana ma tra il dire e il fare ballano tanti soldi e tanti incastri che non è detto che vadano al loro posto. Paratici (se resterà al suo posto) dovrà fare i salti mortali per piazzare tanti giocatori e fare plusvalenze.
Poi tanto dipenderà anche dalla qualificazione Champions che la Juve non può permettersi di fallire. Una Juve fuori dall’Europa che conta sarebbe un disastro. La conseguenza sarebbe un pesante ridimensionamento. Ma a questa ipotesi il mondo bianconero non vuole neppure pensarci. Per evitare guai bisogna giocare da qui alla fine come se fossero tutte finali, come si è giocato contro il Napoli. Poi si tireranno le somme. Fino alla fine…