GLI ALIBI DI MARASSI, CHAMPIONS, STANCHEZZA ED UN RIGORE NON VISTO

La Juventus torna a casa con le ossa un po’ rotte per la partita che l’ha vista “pestata” nel mortaio da un Genoa in grandissimo spolvero, abile a sfruttare la partita non eccezionale dei bianconeri che sicuramente si dovranno svegliare per portare a casa le cinque vittorie che mancano da qui a fine stagione e sicuramente lo faranno.

Gli alibi s Marassi c’erano, la Champions ha scaricato l’ambiente e si è visto anche quanto successo all’Atletico che aveva pure voglia di rivincita ed ha perso con il Bilbao. I bianconeri erano scarichi psicologicamente e pure fisicamente, l’esempio è stato Bernardeschi, eccezionale martedì ed impreciso all'inverosimile ieri, oppure Emre Can, grande protagonista martedì e male oggi. 

La stanchezza oggi è apparsa evidente e si è notata in più di un elemento della formazione di Allegri, anche se alla fine la gara si stava trascinando verso un pareggio, è stato bravo Sturaro a cambiare l’inerzia della partita con un gol bello con la complicità di Perin.

Stanchezza ma anche qualche decisione discutibile, come il rigore non concesso nel secondo tempo su Mandzukic spintonato in modo evidente da Romero, bravo ma inesperto, che meritava forse il secondo giallo. Un intervento che poteva cambiare l’inerzia della partita, alla fine va bene così, il Genoa ha giocato meglio, per i bianconeri dopo la sosta ci vorrà un altro piglio per portare a casa le vittorie che mancano per il titolo.

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