Giuntoli a Corsera: “Scelgo chi mi fa emozionare, Thiago aveva tanti occhi addosso”

27.09.2024 08:25 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Giuntoli a Corsera: “Scelgo chi mi fa emozionare, Thiago aveva tanti occhi addosso”
TuttoJuve.com
© foto di Federico De Luca 2023 @fdlcom

Cristiano Giuntoli parla al Corsera:  "Scelgo chi sa farmi emozionare. Il  J-museum mi emoziona, sempre. Penso al mio babbo, mi rendo conto di dove sono e mi passano per la mente le immagini della Juve che sognavo da bambino. Zoff, Cabrini, Scirea... Causio, che è stato un fuoriclasse. E Furino, la mia epoca da tifoso. I numeri rappresentano lo storico di un giocatore, ma ho bisogno di sentire l’emozione, di vederlo e capire cosa mi trasmette. Ed è una valutazione imprescindibile alla quale associ tutti i dati che vuoi, ma senza il sentimento non ho il quadro completo della situa- zione. Ma c’è sempre un margine di rischio quando prendi un calciatore. Osimhen il colpo più complicato, ci ho messo quattro mesi per portarlo a Napoli».
E adesso non è più lì. Andava forse venduto prima, ma Aurelio (De Laurentiis, ndr) è un imprenditore intelligente e astuto. Gli devo tanto, gli voglio bene.

Motta con il Bologna aveva fatto così bene che non eravamo gli unici ad avere gli occhi su di lui, ne eravamo consapevoli e abbiamo giocato le nostre carte, sposando evidentemente in toto il suo progetto di calcio».
Il bilancio: «Bisogna solo fare i conti, e tener presente la prospettiva di cinque anni. Prima potevi avere un giocatore, faccio un esempio, che guadagnava tredici milioni di euro lordi, ora ne hai uno che hai pagato 10 milioni ma che di stipendio pesa meno di un quinto: alla fine, tra ingaggio e ammortamento, risparmi oltre 30 milioni di euro. E così via, per tante operazioni fatte quest’anno. Non c’è nessun metodo Giuntoli: dovevamo abbassare il monte ingaggi e l’età media della rosa. E l’abbiamo fatto. Costruire mattone dopo mattone il nostro percorso, siamo fra le squadre più gio- vani del campionato e abbia- mo un progetto importante. Sono molto ottimista e anche contento di come è cominciata questa stagione. La Juve è una società che deve vincere. Non è la sola cosa, ma quella più importante. Noi dobbiamo mantenere l’equilibrio finanziario e una competitività elevata per riportare il club dove merita. C’è il risultato, ma anche il modo con il quale ci si arriva. Bisogna partire dalle prestazioni, sta qui la differenza».