Sergey Aleynikov: "Juve uguale a quella di Pirlo. Szczęsny non è l'unico colpevole. Con CR7 non sarebbe cambiato nulla"
Riguardo all'imminente Malmoe-Juventus e all'attualità in orbita bianconera, la redazione di TuttoJuve.com ha intervistato in esclusiva Sergey Aleynikov, ex calciatore bianconero.
Che tipo di match ti aspetti stasera?
"Mi aspetto quantomeno una Juve rabbiosa, in cerca di riscatto. Punto e basta. E' ora di reagire".
Come ti spieghi l'attuale condizione di assenza di vittorie ufficiali?
"Fermo restando che la Juve potrebbe vincere stasera, io dico che rispetto all'anno scorso non è cambiato nulla".
Per quali ragioni?
"Perchè sul mercato non si è fatto nulla per rinforzare seriamente la rosa, laddove serviva".
Ultimamente Szczęsny è bersagliato dalle critiche: lo tuteleresti mettendolo in panchina per un determinato ciclo di partite?
"No, non è mai colpa di un singolo quando si parla di collettivo. La Juve è una squadra nella sua totalità e i problemi non riguardano solo Szczęsny".
Si diceva che sarebbe stato bastevole il ritorno di Allegri...
"Invece non bastava neppure lui. Servivano più rinforzi, soprattutto a centrocampo".
La Juve è stata colta alla sprovvista dall'addio di CR7?
"Anche se fosse non sarebbe cambiato molto. Ronaldo poteva fare i suoi gol, ma alla fine i problemi erano sempre gli stessi. C'è poco da girarci intorno".
I bianconeri sono ancora i favoriti per lo scudetto?
"Il verdetto lo dà il campo".
Si ringrazia Sergey Aleynikov per la cortesia e per la disponibilità dimostrate in occasione di questa intervista.