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Molinelli (ex allenatore di Kean): "E' un po' più maturo, le critiche lo hanno ferito. Diventerà un giocatore importante. Europa League? Magari sarà decisivo per la vittoria"

Potrete riascoltare uno stralcio dell’intervento a “Cose di Calcio” in onda su Radio Bianconera (visibile dal bouquet di Sportitalia canale 60).
15.11.2022 11:30 di Mirko Di Natale Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Molinelli (ex allenatore di Kean): "E' un po' più maturo, le critiche lo hanno ferito. Diventerà un giocatore importante. Europa League? Magari sarà decisivo per la vittoria"
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La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex allenatore del settore giovanile bianconero, Maurizio Molinelli, per parlare approfonditamente di Moise Kean e non solo:

Potrete riascoltare uno stralcio dell’intervento a “Cose di Calcio” in onda su Radio Bianconera (visibile dal bouquet di Sportitalia canale 60).

Moise ha ritrovato continuità e, soprattutto, la via del gol. Il segreto è stato aver perso 6kg?

"Sicuramente avrà contribuito, ma l'atteggiamento che avrà avuto nei confronti del lavoro, dell'allenamento, del sacrificio ha fatto la differenza. Ha capito, probabilmente, che se non si da una mossa rischia di buttare tutto il suo talento. Non ne vale la pena tornare indietro proprio ora, forse lo sta capendo. E' un po' più maturo, anche l'età può avere una sua incidenza. Moise è un giocatore importante, per il periodo che sta vivendo sono davvero contentissimo".

Può esser stato stimolato anche da una concorrenza più agguerrita?

"Sì, questo può essere. C'è da dire che ha sempre avuto dei compagni in attacco molto forti, agguerriti, che non gli hanno mai reso la vita molto semplice. Allegri gli ha sempre mostrato grande fiducia, sfidando anche le critiche per questa scelta, e lui lo ha ripagato sfruttando quest'occasione. Più c'è concorrenza, più devi migliorare se vuoi il posto da titolare. Questi campioni sono chiaramente uno stimolo in più".

I problemi riscontrati erano più di natura tecnica o psicologica?

"Non far gol, aver subito molte critiche o esser considerato la terza scelta nelle gerarchie di Allegri può aver senz'altro influito, ma non dimentichiamoci che stiamo parlando di un classe 2000 con tante partite da professionista sulle spalle. C'è stata qualche partita in cui non ha giocato bene, ma resta un giocatore ancora molto giovane. Il ragazzo è forte, per me sta crescendo bene. Nel calcio funziona così: il giorno prima sei il migliore, quello successivo un bidone. I tifosi ora lo stanno portando sul palmo di mano, ma ci vuole più equilibrio".

Mi soffermo sul primo gol segnato alla Lazio: quanto era difficile realizzarlo?

"Non era per niente facile, perché quei palloni tendono a rimbalzare e ad andare sopra la traversa. Moise è stato bravo a render semplice un gol di una grande difficoltà, è riuscito a sbloccare il risultato a due minuti dal termine e questo ha inciso tantissimo a livello psicologico. Queste reti, poi, le ha sempre fatte: è forte di testa, di piede, attacca bene la profondità. Andando avanti con la maturità, può diventare ancora più importante".

Come può far bene la sosta ad un giocatore che aveva trovato la sua miglior condizione fisica?

"Vedendo come sta andando la squadra, speravo giocassero ancora. C'è anche da dire che la sosta può aiutare a ricaricare le batterie e a sistemare le cose, per me i giocatori si rigenereranno e cominceranno alla grande alla prima del nuovo anno. Se lui si allena bene come penso, con la Cremonese tornerà in grande spolvero".

Sarà difficile tenerlo in panchina?

"Era più difficile prima, ora con i cinque cambi è un po' più facile ruotare i giocatori. Lui può essere un'arma importante nei match più bloccati, poi col fatto che c'é l'Europa League troverà spazio e anche molto. Il mister lo vede, altrimenti lo avrebbe dimenticato. All'inizio non è stato performante, eppure la fiducia nei suoi confronti non è mai sparita. Moise è l'uomo dei gol decisivi, di quelli che pesano più degli altri".

E potrebbe essere l'attaccante decisivo in Europa League.

"Magari, sarei felice per lui anche per tutte le critiche ricevute che lo hanno ferito. Ha grande voglia di rivalsa, mi piacerebbe vederlo protagonista nel finale di campionato e in Europa League".

Sei stupito dal rendimento avuto da Fagioli in questo primo scorcio di stagione?

"Ha stupito tutti, si è inserito alla grande. Ha qualità tecniche importanti, probabilmente il mister quando lo ha impiegato nel momento in cui era pronto. Ora si farà fatica a tenerlo fuori, lui come Miretti saranno tra i giocatori che avranno tantissimo spazio. Hanno dimostrato di starci benissimo in questo gruppo. Il mio sogno è di vedere quei ragazzi passati da tutti noi del settore giovanile in prima squadra, sarebbe bello vederli formare la nuova gioventù. Moise e Nicolò ci sono, incrocio le dita per gli altri".

Si ringrazia Maurizio Molinelli per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.