Leonardo Semplici: "Bernardeschi esterno d'attacco nel 4-3-3 o a tutta fascia nel 3-5-2. CR7, Morata e Dybala possono giocare insieme". E aggiunge: "Conosco Chiesa da giovanissimo e..."
Riguardo all'attualità in orbita Juventus, la redazione di TuttoJuve.com ha intervistato in esclusiva Leonardo Semplici, ex tecnico - tra le varie - anche della Spal (2014-2020), formazione che i bianconeri affronteranno questa sera all'Allianz Stadium.
L'allenatore toscano ha guidato anche un giovanissimo Federico Bernardeschi, ai tempi della Primavera della Fiorentina.
Cominciamo da un primo bilancio relativo alla prima Juventus di Pirlo. La convince la proposta del tecnico bresciano?
"La scelta di porre Pirlo alla guida della Juventus è stata, per certi versi, inaspettata. Inizialmente avrebbe dovuto guidare l'Under 23, poi la società ha deciso di investire su di lui, affidandogli la prima squadra. Sin qui si può dire che la sua proposta sia stata soddisfacente: se la Juve lo ha scelto e gli ha conferito questa responsabilità è perchè ha sicuramente intravisto in lui doti importanti".
Ai tempi della Primavera della Fiorentina ha guidato anche un giovanissimo Federico Bernardeschi. Come commenta il suo rendimento nella Juventus attuale? A suo giudizio qual è il ruolo più congeniale a lui?
"Bernardeschi ha avuto una maturazione importante nel tempo, tra Fiorentina e Juve. Da quando è in bianconero ha avuto tre ellantori come Allegri, Sarri e Pirlo che lo hanno sempre visto in ruoli diversi rispetto al loro predecessore".
Per quanto concerne il ruolo invece?
"A mio parere è un attaccante esterno, che parte da destra in un ipotetico 4-3-3 o 3-5-2, come con Paulo Sosa a Firenze".
Altro calciatore ex Fiorentina è Federico Chiesa: si aspettava un simile impatto in bianconero? A suo parere ha ulteriori margini di miglioramento?
"Sì, mi aspettavo un impatto importante. Ho allenato il padre Enrico negli ultimi anni di carriera e ho conosciuto personalmente Federico: di carattere si vedeva che fosse un ragazzo determinato e ambizioso".
Tornando alla Juventus attuale: qual è la sua chiave di lettura in merito al fatto che la percezione esterna sia che i bianconeri sembrino più semplici da attaccare rispetto alle scorse stagioni?
"E' un campionato talmente anomalo che è impossibile stabilire teorie fisse. Certo è che la Juve ha sempre vinto negli ultimi nove anni dominando e, nello stesso tempo, subendo molto poco. Sicuramente l'infortunio di Chiellini, che è ancora un giocatore molto importante, ha inciso sugli equilibri difensivi".
Passando al centrocampo: dal suo punto di vista Pirlo ha trovato la quadra definitiva, con Bentancur, Arthur e McKennie?
"Questo può saperlo solo lui, che li allena tutti i giorni. Ha variato molto dall'inizio del campionato ad oggi: sicuramente dispone di tutta la qualità necessaria".
Dal suo punto di vista è più compatibile con Cristiano Ronaldo una prima punta "statica" o una seconda più "dinamica", in grado di girargli intorno?
"Ronaldo è un fuoriclasse: può giocare con chiunque".
Anche con Dybala?
"Assolutamente sì. Poi, nel caso specifico, l'argentino ha avuto dei problemi e non lo si è potuto vedere con continuità. Ma Ronaldo può giocare sia con Morata che con Dybala, su questo non ci sono dubbi".
A suo giudizio potrebbero giocare tutti e tre insieme?
"In alcune partite sicuramente sì. Ma il calcio e le singole squadre sono fatte di equilibri: sicuramente la definizione di questi spettano a Pirlo e solo lui può sapere se si tratta di un'ipotesi fattibile, oppure no".
In attacco Pirlo ha anche spesso provato Kulusevski: dovesse stilare un bilancio del suo impatto in bianconero, lo giudicherebbe positivo?
"Sì, si sta adattando al contesto Juve e anche ai vari ruoli che viene chiamato a ricoprire mano a mano".
Ha precedentemente parlato di campionato anomalo e imprevedibile: secondo lei la lotta scudetto da quali protagoniste sarà caratterizzata?
"Il cerchio, rispetto alle scorse stagioni, è molto più ampio. Le milanesi stanno facendo molto bene, così come le romane. La Juve, inoltre, ha tutte le carte in regola per rientrare: ha certamente posto basi importanti".
E la lotta per la salvezza?
"Anche quella è molto aperta: non c'è nessuna voragine tra le varie squadre. Sono tutte lì appaiate".
Anche in Coppa Italia è possibile attendersi sorprese?
"Sì, anche se lì, essendo singole partite, chi ha l'organico più forte sulla carta è più avvantaggiato".
Si ringrazia Leonardo Semplici, la Spal e l'Ufficio Stampa della società estense, in particolare nella persona di Enrico Menegatti, per la disponibilità e per la cortesia dimostrate in occasione di questa intervista.