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L'augurio di Porrini: "Voglio una Juve con identità e più temperamento, sacrificherei anche Yildiz per il concetto di squadra che ha fatto vincere il Psg"

08.07.2025 11:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - L'augurio di Porrini: "Voglio una Juve con identità e più temperamento, sacrificherei anche Yildiz per il concetto di squadra che ha fatto vincere il Psg"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex difensore bianconero campione d'Europa e Intercontinentale, Sergio Porrini, per parlare approfonditamente degli ultimi avvicendamenti in casa Juventus e non solo:

Quali sono le tue aspettative sull'inizio della nuova stagione?

"Arriviamo nuovamente da un'annata non soddisfacente, dunque l'aspettativa può essere simile a quella degli altri anni. L'augurio è sempre che la Juventus sia più competitiva, c'è curiosità sul come Tudor proverà a dare una svolta ad una squadra e ad una società che fa fatica sia in campo con i risultati e sia fuori in quanto non vedo linee guida. Voglio vedere una Juve con identità, con più temperamento e che possa lottare su più fronti, senza uscire subito dalle competizioni importanti".

Con il cambio di dirigenza, dobbiamo parlare nuovamente di anno zero?

"Ormai si parla sempre di anno zero ed è diventata una consuetudine a questo punto dell'anno. A me piaceva il progetto giovani, ma devono anche arrivare dei risultati. Sei la società più titolata d'Italia e le aspettative sono sempre molto alte. Il tifoso è impaziente e vuole tornare a vincere, di sicuro ambisce - come me - ad una Juventus con più identità e con un temperamento differente rispetto a quello delle ultime stagioni".

Con Tudor, a tuo parere, si è visto un passo in avanti per quelle che sono le aspettative del tifoso?

"E' presto, è subentrato e ha portato un risultato con difficoltà. E' innegabile parlarne, anche perché la Champions non la conquisti senza quel rigore conquistato a Venezia. Il Mondiale non lo sto seguendo e non mi interessa, per me è assurdo giocare una competizione estenuante come questa solo per portare a casa dei soldi".

Il primo colpo è stato battuto e mi riferisco a Jonathan David. Che ne pensi?

"E' un colpo interessante, poi bisogna anche vedere il ragazzo in che contesto arriva. Non c'è niente da fare, i singoli da soli non riescono mai a cambiare le partite e c'è sempre bisogno dell'aiuto dei compagni. E' promettente come ce ne sono stati tanti negli ultimi anni, purtroppo alcuni di questi hanno poi illuso e si sono persi nel momento in cui dovevano dimostrare il loro valore. Il mercato della Juventus degli ultimi anni non è stato così negativo per i ragazzi arrivati in prospettiva, ma poi c'è sempre il campo che è pronto a riscrivere tutto".

Koopmeiners, Nico e Douglas Luiz sono stati i tre acquisti che dovevano dare una dimensione differente alla Juventus. Se ti chiedessi di buttare uno giù dalla torre, chi sceglieresti?

"Nessun calciatore alla Juventus, in questo momento, è fondamentale o determinante. Per un'offerta irrinunciabile con soldi importanti, io cederei chiunque. Nessun escluso".

Quindi anche a Kenan Yildiz, che la Juventus è pronto a blindare fino al 2030?

"Sì, sacrificherei anche Yildiz per acquisire il concetto di squadra. E l'esempio che faccio è il PSG. Quando i giocatori pensavano solo a loro stessi, la vittoria in Europa non era mai arrivata. Ma nel momento in cui sono diventati un collettivo, magicamente hanno iniziato a vincere. E lo hanno fatto nell'anno in cui è andato via Mbappe, il più talentuoso e desiderato al mondo, che si è trasferito al Real Madrid e non ha vinto nulla".

Che ne pensi di Sancho? La Juve ci sta lavorando in maniera importante e nella giornata odierna avrà nuovi contatti per provare a chiudere.

"Non lo conosco, lo dico molto sinceramente. Ultimamente non sto seguendo molto il calcio, ci sono troppe partite e troppi interessi. Mi sta venendo meno la passione per questo sport".

E invece sulla nuova Serie A, quali saranno le favorite e chi saranno le sorprese?

"Vedo Napoli e Inter ancora davanti a tutte e che partiranno per vincere il campionato. I nerazzurri hanno dimostrato di avere la rosa più competitiva, gli azzurri stanno lavorando bene e c'è un grande allenatore come Antonio (Conte ndr) che è in grado di vincere con il gruppo. Ho aspettative importanti sulla Roma, per me Gasperini è uno dei più bravi al mondo e sarò curioso di vedere se riuscirà nell'impresa di portare i giallorossi su livelli vincenti. Poi c'è il Milan di Allegri, da capire se il mister è visto solo come un grande gestore di società in difficoltà oppure se è riuscito in questo tempo a trovare un'evoluzione al concetto del 'corto muso'. A me non fa impazzire. Ci sono tante curiosità e c'è voglia per vedere un campionato molto bello e combattuto".

Si ringrazia Sergio Porrini per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.