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Emanuele Belardi: "Gigi come la canzone di Venditti, Zaniolo per continuare la tradizione. Nostalgia? Vorrei il ritorno di Del Piero"

09.07.2019 13:30 di Mirko Di Natale Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Emanuele Belardi: "Gigi come la canzone di Venditti, Zaniolo per continuare la tradizione. Nostalgia? Vorrei il ritorno di Del Piero"
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© foto di Marco Rossi/TuttoCesena.it

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex portiere bianconero, Emanuele Belardi, per parlare del ritorno di Gigi Buffon alla Juventus e non solo:

Cominciando da Buffon, si può dire che sia avvenuta la degna fine di una bellissima storia d'amore.

"Sì, è come la canzone di Venditti: certi amori fanno dei giri immensi e poi ritornano. Sono davvero contento per Gigi, è tornato a casa".

Si dice che sarà molto uomo spogliatoio. Ma che cosa significa?

"Quando finiscono dei cicli, come quello ad esempio di Allegri, è normale che si cerchi di ristabilire un'appartenenza e uno zoccolo duro che è già presente con Giorgio (Chiellini ndr) e Bonucci. Il suo ritorno aiuterà non soltanto i nuovi arrivati, ma anche tutta la squadra e il nuovo mister".

Ha dichiarato che non è tornato per togliere il posto a qualcuno. Secondo te, sarà una previsione che potrà realizzarsi fino all'ultima partita della stagione che verrà?

"Alla Juve bisogna avere portieri importanti e di spessore, meglio averne sempre più di uno. Le gerarchie sono già state impostate, Gigi è stato il più forte del mondo e in assoluto ma ha sempre 42 anni. Le partite saranno tante, ma credo si farà trovare pronto per fare il suo dovere".

Nell'ipotesi più inverosimile che si può fare, Buffon sceglierebbe la Champions oppure il record di presenze in Serie A che al momento appartiene a Paolo Maldini?

"Credo proprio la Champions League (sorride ndr), è un obiettivo molto più importante del record personale. Ha fatto questa scelta per attaccamento e per gratitudine alla maglia".

Come hai dichiarato poc'anzi, un altro uomo spogliatoio è Giorgio Chiellini che potrebbe avere a fianco Matthijs De Ligt. Che cosa ne pensi di questa situazione?

"Giorgio, negli ultimi sei o sette anni, è arrivato a livelli straordinari e senza alcun dubbio è uno dei migliori al mondo. Lo ha dimostrato con il passare degli anni, è un uomo di grandissimo spessore, cultura e di un'umiltà spaventosa. E' uno degli ultimi marcatori rimasti. Come De Ligt, che è un ragazzo che ha fatto molto bene all'Ajax anche se giocare nella Juventus è tutta un'altra cosa. Stiamo comunque parlando di un talento importante, con lui ti assicureresti anni e anni di tranquillità in difesa".

Pogba, Milinkovic-Savic e Zaniolo: quale sarà il terzo, se ci sarà, ultimo colpo bianconero a centrocampo? Potrebbe prevalere la linea italiana?

"Bisognerà valutare situazioni differenti, come quella di Higuain in uscita ad esempio. Credo che la Juve farà l'investimento su un ragazzo giovane, in modo da programmare il futuro. E' sempre bello avere gli italiani in squadra, la Juve ha sempre avuto nove o dieci nazionali in campo e spero possa proseguire su questa strada. Nonostante i nomi citati siano tutti forti, sarebbe bello vedere Zaniolo in bianconero".

Parlando di nostalgia, hai avuto la fortuna di giocare con la vecchia guardia della Juventus. Quale campione del passato rivedresti bene nella squadra di oggi?

"I giocatori con cui ho giocato rappresentavano alla grande l'orgoglio e l'umiltà dei bianconeri. Erano proprio grandi campioni. Pavel è ancora in società e colgo l'occasione per fargli i complimenti per il grande lavoro che sta svolgendo da dirigente. Mi piacerebbe rivedere Ale (Del Piero ndr) in questa squadra, perché quando nel mondo parli di Juventus la prima faccia a cui l'associ è la sua. Mi auguro possa ritornare in questo club, così da contribuire ad aumentarne la crescita e il prestigio".

Si ringrazia Emanuele Belardi per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.