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Carlo Alberto Belloni (Ag. Beltrame): "Contatti diretti con l’Eagles, anche l’Ascoli sulle sue tracce. Futuro? Andremo dove giocherà. Con la Juve rapporti ottimi"

22.06.2017 09:00 di Mirko Di Natale Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Carlo Alberto Belloni (Ag. Beltrame): "Contatti diretti con l’Eagles, anche l’Ascoli sulle sue tracce. Futuro? Andremo dove giocherà. Con la Juve rapporti ottimi"
© foto di Federico De Luca

Dietro ogni grande uomo c’è sempre una grande donna recita un noto proverbio, che può essere reinterpretato nel calcio in "dietro ogni giocatore c’è sempre un procuratore". O meglio: quasi sempre c’è. E Stefano Beltrame, che si è reso protagonista di un’annata importante in Olanda, questo lo sa bene: "Ci ho messo due anni per assicurarmi la procura di Stefano – ammette in esclusiva il suo procuratore Carlo Alberto Belloni ai nostri microfoni -, abbiamo iniziato la nostra collaborazione nel gennaio 2015 quando lui giocava a Modena. E’ un giocatore veramente forte che ha acquisito forza e consapevolezza, molto diligente che arriva al campo di allenamento un’ora prima. Continuando così è destinato ad arrivare nel calcio che conta".

E, molto orgoglioso del rapporto che ha con Beltrame, ci svela un bel retroscena: "In pochi lo sanno ma il primo contratto che ho fatto fare al ragazzo fu quello di fargli rinunciare a trentamila euro per giocare - ha ammesso -. Forse un calciatore su cento fa così".

Il primo contratto fatto fu quello di Vercelli.

"Sì, ci fu questa possibilità. Beltrame arrivava da una pubalgia e passò l’estate a lavorare per poter essere in forma, senza svolgere vacanze. Fece bene le prime sei gare, ma il nuovo mister che subentrò (Foscarini ndr) gli disse che non poteva fare il calciatore e quindi venne messo da metà ottobre a gennaio in panchina. Successivamente siamo andati a Pordenone, sfortuna vuole che al terzo giorno si sia fatto male ma è comunque riuscito a giocare qualche partita dei play-off".

Dopo Pordenone, il Den Bosch: ma come nasce questa opportunità di andare in Olanda?

"Da parecchio tempo si parlava della possibilità di andare all’estero, i rumors parlavano anche di una squadra portoghese interessata alle sue prestazioni. Questa possibilità nasce dalla volontà del ragazzo di cambiare aria e di rompere l’etichetta di giocatore della Juve che guadagna tanti soldi. In questi due anni è maturato tanto sotto ogni aspetto, in Olanda al Den Bosch è partito bene giocando ventinove partite prima che l’infortunio al menisco lo fermasse. Ha svolto tutti i tipi di ruoli possibili – dalla punta al mediano -, ha fatto tre gol e solo la sfortuna dei pali e delle traverse gli hanno negato di segnar di più. Ha inserito nel suo curriculum parecchia corsa, la cattiveria del recupero palla e questo non era abituato a farlo in Italia, ha capito che quando la palla non ti arriva devi andarla a recuperare".

Ora come sta fisicamente?

"Sta bene fisicamente, procede tutto secondo i piani. Non è indietro sulla tabella di marcia. Sta attualmente recuperando al ‘J-Medical’, nella casa della Juventus".

Come sono i rapporti con la Juventus?

"I rapporti con la Juventus sono sempre ottimi, ha un contratto fino al 2020 con la squadra bianconera. La società lo tutela sotto questo aspetto; Stefano ha passato parecchio tempo con i più grandi quattro anni fa e ha trovato la gioia dell’esordio col Genoa con mister Conte. Tutti a Vinovo gli vogliono bene".

I rumors lo danno vicino agli olandesi del Go Ahead Eagles, appena retrocessi in seconda divisione. Quanto c’è di vero?

"Stiamo valutando di tornare in Italia oppure di rimanere ancora in Olanda. Con il direttore degli Eagles ci siamo già incontrati due settimane fa a Vinovo, per intenderci è una piazza importante simile a quella del Frosinone in Italia. Loro stanno cercando un giocatore che possa giocare dalla trequarti in su, il profilo ideale perché Stefano ricorda nelle caratteristiche Kaka in quanto è capace di fare connessione tra l’attacco e la difesa, oltre che saper fare l’assist giusto dopo aver corso palla al piede per quaranta metri in velocità. Ad oggi, la formula economica proposta dagli olandesi non soddisfa la Juventus, ma le due società possono trovare una soluzione che accontenti tutti. Nel frattempo ci sono state alcune chiacchierate con l’Ascoli per rimanere in Italia, il ds Giaretta lo conosce dai tempi di Novara e lo ha seguito quest’anno. E il ragazzo gradirebbe questa destinazione. Vuole rilanciarsi nel calcio che conta: il suo obiettivo principale è quello di giocare con continuità sia se sarà in Italia e sia se sarà in Olanda".

E la sua vecchia squadra, il Den Bosch?

"Lo rivorrebbe domani mattina. Si è fatto voler bene e il direttore sarebbe felice di riaverlo con se in squadra. Ma ad oggi non abbiamo fretta di fare niente, prima sta pensando alla riabilitazione. Se non dovessimo trovare una collocazione prima del 20 luglio, Stefano svolgerà l’allenamento con la seconda squadra bianconera. Il nostro intento è quello di andare dove giocherà".

Si ringrazia Carlo Alberto Belloni per la gentilezza e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.