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Calderón su CR7: "Irripetibile, che coppia con Higuain". Ed elogia Agnelli: "Degno erede della sua famiglia, ha beneficiato di un tale imbarazzo"

10.09.2019 11:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Calderón su CR7: "Irripetibile, che coppia con Higuain". Ed elogia Agnelli: "Degno erede della sua famiglia, ha beneficiato di un tale imbarazzo"
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© foto di Insidefoto/Image Sport

Le storie che racconta il calcio, spesso, non sono a lieto fine. Prendete il caso del ventottesimo presidente della storia del Real Madrid, Ramón Calderón Ramos, che nel dicembre del 2008 comprò Cristiano Ronaldo dal Manchester United e non riuscì a goderselo. Perché nemmeno un mese più tardi, l'avvocato di Palencia rassegnò le sue dimissioni e l'asso portoghese venne poi ufficializzato da Florentino Pérez come uno dei grandi colpi dell'estate successiva insieme a Kaka. La redazione di TuttoJuve.com lo ha contattato telefonicamente, in esclusiva, per parlare del cinque volte Pallone d'Oro e non solo:

Che cosa ne pensa di Cristiano Ronaldo? Si può dire che sia come il vino: più invecchia e più è buono?

"Cristiano conduce una vita ordinata fuori dal campo e allenarsi ogni giorno, con l'unico obiettivo di essere migliore del giorno prima, rende i suoi poteri e le sue prestazioni pari a quelle di un giocatore più giovane di lui di dieci anni. Quell'atteggiamento, il suo talento e la sua qualità lo rendono un giocatore unico e irripetibile. Questo è quello che ho apprezzato di più quando l'ho acquistato nel 2008 per il Real Madrid".

Riuscirà ad aiutare la Juventus a vincere la Champions League?

"Lo staff della Juve è straordinario e lui, senza dubbio, è uno dei candidati più forti ad ottenere la vittoria in Champions League. Con gli acquisti dell'ultima sessione di mercato, c'è grande possibilità per raggiungere l'obiettivo. È una squadra molto equilibrata, con una grande difesa e un centrocampo di grande qualità tecnica che consentirà di smistare molti palloni per i giocatori che sono nati marcatori".

Un suo rammarico è stato non veder giocare insieme Cristiano ed Higuain. Ora li sta osservando? Che cosa ne pensa della coppia d'attacco della Juventus?

"Che coppia! Sono perfettamente compatibili e complementari, questo è un concetto in cui abbiamo sempre creduto. Sicuramente, il fatto di giocare insieme consentirà ai due attaccanti di fare molti gol quest'anno".

Allegri assomigliava molto a Zidane per idee tattiche e stile di gioco, con quest'ultimo Cristiano è riuscito a vincere 3 Champions di fila. Sarri, al contrario, ha un gioco che potremmo definire più europeo. Pensa che il metodo di gioco di Sarri può aiutare Cristiano ad esaltarsi ancora di più?

"Un giocatore come Cristiano si adatta a qualsiasi allenatore, alle loro tattiche e ai sistemi che usano, per quanto diversi possano essere. È ciò che caratterizza i grandi giocatori. Rispondono sempre e trovano il modo di segnare, il loro obiettivo è quello di aiutare la squadra a vincere tutto".

Secondo lei, per un presidente come Agnelli che cosa ha significato acquistare il migliore al mondo?

"Dal modo in cui ha diretto la Juventus negli ultimi nove anni, Andrea dimostra di aver ereditato tutte le caratteristiche di suo nonno Edoardo, di suo padre Umberto e di suo zio Gianni. È un grande presidente, ha formato una squadra magnifica e ha dimostrato una grande abilità: quella di saper trarre vantaggio dall'opportunità di firmare il miglior giocatore del mondo ad un prezzo ridicolo. Pérez ha commesso l'errore di credere che Ronaldo fosse finito e che stesse facendo un ottimo affare vendendolo, quando la realtà è che si trova ancora in un momento straordinario come ha mostrato la scorsa stagione. Ha saputo beneficiare di tale imbarazzo e, sfortunatamente, il Real Madrid è stata la principale vittima di quella decisione".

Quindi, ci sta facendo capire che se fosse ancor oggi presidente del Real Madrid non avrebbe mai ceduto Cristiano a quelle cifre.

"Esatto, non l'avrei mai venduto. Per nessun prezzo. Il Real Madrid non aveva bisogno di soldi e meno di una somma così piccola da ricevere. In termini economici mi è costato molto acquistarlo, ma è stato l'architetto principale delle quattro Champions vinte. E in questi magnifici nove anni ha battuto ogni tipo di record. La scorsa stagione la sua assenza è stata notata così tanto che, nel mese di marzo, eravamo fuori da tutte le competizioni. È stato dimostrato che, oggi, è insostituibile. Senza dubbio avrebbe dovuto finire la sua carriera nella nostra squadra".

Se fosse ancora il presidente del Real, per quale giocatore farebbe follie? Eccetto chiaramente Ronaldo.

"Abbiamo giocatori molto bravi ma, se potessi scegliere chi acquistare, farei follie per Mbappe che è un giocatore straordinario, giovane e con un grande futuro ancora davanti a sé".

Infine una curiosità: a distanza di tanti anni ci può svelare quando cominciarono i contatti con la Juventus per portare Fabio Capello, Fabio Cannavaro ed Emerson Ferreira a Madrid?

"Il mio arrivo alla presidenza del Real Madrid è coinciso con l'anno in cui la Juventus è retrocessa in Serie B e molti giocatori hanno lasciato la squadra. Non avevo dubbi nel chiamare Capello, perché avevamo bisogno di un allenatore esperto e un vincente per creare una nuova squadra in cui potesse imporre il suo carattere. Ho un grande ricordo di tutti e tre, specialmente di Cannavaro: grande giocatore oltre che persona straordinaria con cui continuo a mantenere i contatti. Gioisco dei suoi successi in Cina. Emerson, invece, purtroppo non ha avuto fortuna nel Real".

Si ringrazia Ramón Calderón per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.