Avv. Bozza: “Accordo della Juve esempio virtuoso che rassicura anche mercati e investitori”
La redazione di Tuttojuve.com ha contattato in esclusiva l’avvocato Andrea Bozza per discutere dell’accordo fra la società Juventus e giocatori e allenatore della prima squadra e sui risvolti del calcio italiano e internazionale.
Avvocato, un commento sull’accordo fra la Juventus e giocatori e allenatore della prima squadra?
“L’accordo della Juventus è un esempio virtuoso di grande responsabilità. Non sorprende che sia una società come la Juventus, quotata in Borsa ed esponente di punta del calcio europeo considerata anche la presidenze dell’ECA di Andrea Agnelli, a essere un esempio. L’esigenze del momento richiedono interventi straordinari e una società organizzata, sensibile e con una cultura aziendale forte è in grado di rispondere a queste esigenze prima di altri”.
Si parla di uno spostamento del pagamento al prossimo anno, ci spiega meglio dal punto di vista legale?
“Dobbiamo iniziare a immaginare cosa succede in questa stagione. Se le prestazioni vengono completate fino all’ultimo si costituisce un credito da parte di chi oggi rinuncia al 30% degli emolumenti che va compensato in qualche modo dentro la stagione sportiva qualunque essa sia e qualsiasi durata abbia. Diversamente sarebbe una rinuncia definitiva per questa stagione e poi Juventus e dipendenti potrebbero trovare delle formule per ricompensare poi nel prossimo esercizio sportivo-finanziario. Le formule sono legali, ma gli accordi stanno tutti nel rapporto fra lavoratore e datore di lavoro. Di soluzioni ce ne sono diverse e tutte praticabili con l’accordo delle parti”.
L’accordo può essere positivo anche dal punto di vista della Borsa…
“Certamente, rassicura mercati e investitori circa la solidità complessiva della società e circa questo sforzo massimo nell’attutire il colpo della crisi andando a ridurre in una misura significativa le perdite dell’esercizio. Sento parlare di una cifra attorno ai 90 milioni per il risparmio sugli emolumenti su una perdita complessiva di qualche decina di milioni superiore: un impatto significativo sui costi. Se la stagione si chiudesse qui verrebbero meno una serie di introiti commerciali, questa diventa una contromisura utile e necessaria accolta favorevolmente dal mercato”.
Si parla di un piano economico in aiuto del calcio.
“C’è un fondo di solidarietà costituito tempo addietro. Se FIFA si trova in una solida posizione finanziaria è anche suo dovere attivarsi per aiutare giocatori e club in una situazione di assoluto bisogno. Sono in atto iniziative per fornire assistenza alla comunità calcistica in tutto il mondo che seguiranno però una valutazione globale sull’impatto. Al momento si parla di una estensione delle capacità di utilizzo del fondo, vedremo nei prossimi tempi cosa succederà”.
Si aspetta che altre squadre prendano esempio dalla Juventus?
“Sicuramente altri club potrebbero seguirne l’esempio anche perché le dinamiche finanziarie che abbiamo descritto coinvolgeranno tutti. Mi aspetto che anche altre squadre possano prendere provvedimenti simili, fermo restando che è in corso una discussione fra Lega e AIC. Ci si aspetta o una soluzione complessiva o delle singole società con i propri dipendenti”.
Ci dice quali possono essere i risvolti legali per una ripresa o meno del campionato?
“I risvolti legali sono molteplici. La priorità assoluta per tutti è chiudere i campionati in tutto il mondo perché da questo dipende la tenuta di gran parte del sistema. Se si completano i campionati dipende dalle disposizioni sanitarie di ogni paese del mondo, questo lo dice la FIFA. La salute pubblica è il primo pilastro della vicenda. Poi si apriranno spazi per la ripresa delle attività e si vedrà se si potranno portare a termine i campionati con un beneficio evidente in termine di minori perdite per tutti i club. Non si dovesse riprendere, dal punto di vista legale non ci sono soluzioni pronte ma andranno studiate su come assegnare titoli e posizioni di classifica. In questi giorni sono in atto riunioni ad alti livelli proprio per studiare una serie di piani alternativi dallo scenario migliore a quello più negativo”.