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Alessandro Birindelli: "Non si può giudicare la Juve, è ancora in rodaggio. Pirlo bene nelle scelte, Frabotta che serenità. Kiev? Avversario già rodato"

19.10.2020 11:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Alessandro Birindelli: "Non si può giudicare la Juve, è ancora in rodaggio. Pirlo bene nelle scelte, Frabotta che serenità. Kiev? Avversario già rodato"
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La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex calciatore bianconero, Alessandro Birindelli, per parlare approfonditamente del post Crotone e non solo:

A tuo giudizio, come è stata la Juventus di Crotone?

"L'ho vista un po' lontana dalle aspettative generali e da quella squadra che ci ha abituati molto bene negli ultimi anni. C'è stato un rinnovamento, è positivo vedere tutti quei giovani italiani che hanno esordito e questo fa ben sperare per una programmazione ad ampio raggio. Bisogna solo aspettare, sicuramente ad oggi non siamo ancora la Juventus solida e concreta di sempre".

Insomma, c'è stato un passo indietro a tuo parere?

"Dipende dai punti di vista, anche perché quando cambi tanto c'è bisogno solo di lavorare. Sicuramente deve migliorare l'amalgama e la conoscenza dei giocatori che non è ancora presente, era la prima partita di Chiesa che con il gruppo aveva avuto forse solo qualche allenamento. Questa squadra possiede ancora ampi margini di miglioramento in tutti i sensi, ma guardo il lato positivo".

Tornando ai giovani, avresti fatto come Pirlo e lanciato dal primo minuto Frabotta e soprattutto Portanova?

"Totalmente d'accordo con la sua scelta, lo diceva anche Agnelli che c'era voglia di cambiamento e di allungare la vita a questa squadra allo scopo di renderla vincente per ancora tanto tempo. E il percorso che la Juve ha deciso di seguire comprende anche questo, possono capitare delle partite storte oppure dei pareggi come quello di Crotone. Non c'è confusione al momento, solo poca esperienza di chi ancora non ha giocato insieme al compagno".

Quale è il tuo pensiero su Frabotta?

"Mi piace il carattere, la determinazione e la spensieratezza che mette in campo. Non fa mai cose banali, più che all'effetto bada alla concretezza. E non è semplice giocare nella Juventus con quella serenità, Pirlo sta dimostrando di averci visto giusto. Speriamo in meno momenti negativi possibili, ma ci saranno e lì dovranno esser bravi tutti a disinnescarli".

Avresti schierato Dybala?

"E' difficile giudicare da fuori, non sappiamo come sta fisicamente e se Paulo ha recuperato completamente. Sicuramente lo staff che lo vede ogni giorno avrà preso delle scelte in tal senso, tutte atte al bene della squadra".

Per tranquillizzare un po' i tifosi che non hanno vissuto bene questo pareggio, rispetto all'anno scorso con Sarri quest'anno si vede comunque una squadra in netta crescita al di là dei risultati.

"Sì, l'idea di gioco è differente e penso che questa squadra sia costruita molto bene. C'è il giusto mix, tra qualità, fantasia, esperienza che serve al top club, quel che manca è solo il rodaggio. L'esempio che faccio è di tipo automobilistico: il motore di questa Juventus è ancora del tutto nuovo e per trovare le giuste soluzioni bisogna giocare ancora quattro o cinque partite. Senza considerare che mancano alcuni calciatori, come il già citato Dybala o Cristiano Ronaldo. Poi la classifica di oggi è un po' bugiarda, considerando soprattutto le rose e i valori che scendono in campo".

In tal senso, la partita con la Dynamo Kiev è la miglior occasione per poter migliorare ulteriormente. Può essere di buon auspicio?

"La speranza è questa, bisogna esser fiduciosi. Se tra un mese o due le cose non dovessero cambiare, allora si può esser critici e giudicare il momento negativo. Ma oggi non succede questo, la squadra si esprime ad un buon livello ed è propositiva anche in inferiorità numerica. La Dynamo è una squadra giovane ma già rodata, un po' come quella dei miei tempi che poteva contare su Shevchenko e su una istituzione in panchina come Lobanovski. Ho sempre pensato, anche per esperienza personale, che le prime sfide di Champions siano quelle più difficili. Non sarà semplice".

C'è chi afferma, poi, che è meglio affrontare oggi la squadra di Lucescu per via delle condizioni metereologiche.

"Ho giocato in quello stadio, ricordo un gran freddo ma allo stesso tempo il pubblico riusciva a surriscaldare l'ambiente con il loro grande tifo. Ma ci saranno meno spettatori allo stadio, per questo bisogna approfittarne".

Si ringrazia Alessandro Birindelli per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.