CONTRO OGNI AVVERSITÀ

20.02.2018 18:15 di  Caterina Baffoni   vedi letture
CONTRO OGNI AVVERSITÀ
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Eclettica, poliedrica, camaleontica, chiamatela come meglio desiderate, ma la Juve che vince il derby con il Toro è di quelle toste, caparbie e che, nonostante l'emergenza infortuni, è riuscita ad agguantare il massimo della posta in palio grazie ad una difesa granitica quanto impenetrabile e allo spirito di abnegazione di chi è abituato ad avere meno minutaggio nelle gambe. E' stata una partita accademica e inusualmente priva di forti emozioni come invece le stracittadine sanno raccontare, ma tutto ciò è stato sufficiente per racimolare un'altra vittoria fondamentale per la lotta al vertice grazie ad un Alex Sandro ritrovato e tornato quasi al top della forma. Il Toro non appare mai pericoloso e a metterci il cuore a la grinta sono i bianconeri, che controllano la gara sfiorando anche il raddoppio. Nonostante la formazione inedita e l'infermeria piena Madama si presenta così al prossimo appuntamento importante contro i bergamaschi di Gasperini. Nelle ultime esperienze contro gli atalantini Max Allegri è riuscito sempre a mettere sotto, almeno per un tempo, il "Gasp" ma alla lunga la Dea ha saputo rimettersi in scia con prepotenza anche grazie alla qualità dei suoi giocatori; e questo ce lo ha raccontato molto bene il due a due del girone d'andata. 

 

Ma alla luce del più recente appuntamento di Coppa Italia, nella fitta nebbia di Bergamo la Juve metteva la quinta per una scia importante di vittorie consecutive, avvicinandosi dunque alla prima finale della stagione, ma soprattutto inserendo il gas proprio nel momento più caldo e cruciale della stagione. La fiammata iniziale di Higuain, sprintoso sin dal primo giro di orologio, finisce per archiviare una partita di non facile lettura in cui Madama è stata brava e concentrata nel far disunire l'Atalanta che accusava così sin da subito il colpo e che, in generale, ha sofferto molto anche tatticamente a causa delle due "frecce" esterne bianconere alle spalle dei centrocampisti atalantini, con Mandzukic da un lato e (soprattutto) con Costa dall'altro, tempestive nell' imbucare le retrovie avversarie con velocità tripla rispetto a quella avversaria. I centrali della Dea sono stati sorpresi quasi sempre, e con scarso successo tentavano di arginare la manovra offensiva bianconera. La pratica, come sappiamo, si è chiusa definitivamente con la parata di Gigi su Gomez dal dischetto che ha avuto l’effetto di spingere indietro ogni velleità atalantina, spalancando invece la porta alle occasioni bianconere con Pjanic pronto a guidare  l’orchestra affiancato da un Matuidi tuttocampista capace di ricucire continuamente con varie e lungimiranti incursioni.  La Juve di oggi si prepara al terzo incontro stagionale contro i nerazzurri di Bergamo  con un bagaglio di esperienza importante, dettato dalla vittoria nel derby che non le fa perdere terreno in una giornata favorevole al Napoli, evidenziandone un grande spirito di sacrificio alla luce degli innumerevoli infortuni e quindi di saperne sopperire, e mostrando ancora una volta la forza mentale di chi con dedizione assoluta e spirito di sacrificio sa reagire immediatamente alla rimonta subìta dal Tottenham, e che non vuol lasciar nulla per strada.  La storia tuttavia ci ha da sempre insegnato come, soprattutto nelle situazioni di maggior difficoltà, Madama riesca a tirar fuori il meglio di sè e a "divertirsi" di più. A divertirsi sì, perchè addirittura si concede e permette al tecnico bianconero di inventare modi e moduli per far coesistere i suoi campioni e per escogitare quante soluzioni possibili al fine di ovviare alle assenze pesanti. E, per quanto la sfortuna (chiamiamola così) stia facendo di tutto per estirpare a mister Allegri ogni imbarazzo di scelta in attacco e a centrocampo, a breve potrà divertirsi a trovare il posto migliore per reinserire il ritrovato Paulo Dybala e magari nel trovare anche uno spicchio di prato in più a Claudio Marchisio nella sua Juventus.

E dopotutto dove c'è grande volontà, non può esserci grande difficoltà.