CANNAVARO: "La Juve ha fatto un affare a riprendermi"

Il difensore della Juventus, Fabio Cannavaro, parla a ruota libera ai microfoni di Sky Sport, toccando svariati argomenti: la Juventus, la Nazionale, Totti ed il mondo ultrà.
IL RITORNO ALLA JUVE - Il centrale napoletano è chiamato nuovamente ad esprimersi in merito al suo ritorno in bianconero. Secondo Fabio, l'estate scorsa la Juve ha fatto bene a riprenderlo: "Si, perché, comunque, al di là dell’aspetto economico, sono tornato alla Juve con un ingaggio molto ridotto rispetto a prima - spiega Cannavaro -. La Juve ha fatto un affare. Poi, le cose, a livello di stagione, non sono andate nel migliore dei modi. Adesso, magari, anche quella piccola cifra che hanno cacciato, può essere tanta. Però, quando uno ha la possibilità di prendere un giocatore che gioca in nazionale, che ti garantisce, comunque, 35-40 partite, penso che una società debba sempre prendere in considerazione il fatto di acquistarlo".
LE CRITICHE E I TIFOSI - Il difensore juventino risponde poi alle pesanti critiche ricevute nel corso della stagione: "Non è che non ho pagato, continuo a pagare. Come ho detto tante volte, se gioco bene è perché sono esperto, se gioco male è perché sono bollito. Ormai, è così, ma mi sono abituato. Il trend è quello di dire sempre di Cannavaro che non è più quello del 2006. Ho capito, ma se ero quello del 2006, vincevo un altro Pallone d’Oro. Il pubblico della Juve è esigente, ma ci sono i tifosi e gli ultras. Questi ultimi hanno contestato molto. Forse, in un momento di difficoltà, avremmo avuto bisogno più di appoggio, di avere i tifosi dalla nostra parte. Questo è dispiaciuto tanto. La ricetta? Non solo a Torino, non solo nel nostro stadio, io farei entrare nelle curve solo bambini, fargli fare festa perchè, comunque, alla fine il calcio deve essere quello. Non è possibile vedere, anche nel finale del derby, tutti quei poliziotti. Penso che siamo arrivati ad un limite che, se non ci svegliamo, rischiamo, magari, di perdere veramente tutto".
NAZIONALE - Al capitano azzurro viene chiesto un parere sull'eventuale arrivo di Cesare Prandelli sulla panchina della Nazionale: "Prandelli? Non male - risponde Fabio -. E' un allenatore che ha grandissima esperienza. Sa lavorare con i giovani, sa gestire un gruppo abituato alla Champions League. È un allenatore che ha fatto tanta esperienza, all’epoca del Parma. Ho avuto la fortuna di stare un po’ con lui, prima del passaggio all’Inter. Anche in quel beve periodo, si intuivano e si capivano le sue qualità"
TOTTI IN NAZIONALE? - Cannavaro esprime quindi un giudizio sul possibile ritorno di Totti in Nazionale: "Questo era un problema che si poneva un po' anche per Nesta - ha spiegato -. Sia Totti che Nesta sono due ragazzi eccezionali. Hanno scelto di non venire più in Nazionale per problemi fisici. Quindi, quello poteva essere un vantaggio da parte loro. Il gruppo è sempre stato unito, aperto a tutti e, sicuramente, li avrebbe accettati a braccia aperte".
TOTTI E IL CALCIONE A BALOTELLI - Quindi un commento sull'episodio che ha coinvolto il capitano della Roma e Mario Balotelli: "Sono dei gesti brutti - dice - sono dei gesti che non andrebbero mai fatti perché, comunque, siamo degli esempi, dovremmo essere sempre degli esempi positivi. Ha fatto un brutto gesto, ma ha capito e ha chiesto scusa, non è che adesso bisogna colpevolizzarlo eccessivamente".