BARZAGLI A JTV: "Paratici ha cambiato la mia vita e la mia carriera. Vittorie non frutto del fatturato, ma di una mentalità incredibile. Juve molto più avanti degli altri" (VIDEO)

23.06.2019 17:03 di Redazione TuttoJuve Twitter:    vedi letture
BARZAGLI A JTV: "Paratici ha cambiato la mia vita e la mia carriera. Vittorie non frutto del fatturato, ma di una mentalità incredibile. Juve molto più avanti degli altri" (VIDEO)
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Intervista speciale del direttore di JTV, Claudio Zuliani, ad Andrea Barzagli. Un lungo colloquio in auto, toccando i luoghi della sua vita in bianconero. Ecco quanto sintetizzato da Tuttojuve.com:

"Sono 8 anni e mezzo. Ero un giovincello quando sono arrivato, ne dovevo fare 30. Come nasce l'idea di venire alla Juve? Nasce perchè il nostro direttore Paratici, non so come mai, e gliel'ho detto un sacco di volte, veniva a vedermi al Wolfsburg. E devo dire che mi ha svoltato la vita e la carriera, nel senso che ho sempre sognato di andare in una grande squadra, ci ho sperato dopo il Mondiale, non si è realizzato perchè le grandi squadre erano tutte attrezzatissime. Poi ho dovuto fare la scelta di andare al Wolfsurg dove ho avuto la fortuna di vincere uno Scudetto incredibile, il Wolfsburg non aveva mai vinto niente nella sua storia. Poi è arrivata la Juve, chiaramente ho detto subito di sì. Sei mesi dopo c'è stata l'inaugurazione stadio. Secondo me lì è cambiato tutto nella Juventus. I risultati e le vittorie ti fanno la differenza e ti danno la spinta per crescere ancora di più, però quell'inaugurazione dello stadio, tutta la storia, tutti gli ex giocatori, tutti questi campioni, hanno fatto vedere a noi e ci hanno fatto provare cosa vuol dire indossare la maglia della Juventus. Poi abbiamo vinto il campionato, quella è stata la spinta in più. La società poi è cresciuta. Poi c'è stata la bravura del presidente, del club, del marketing, che hanno fatto una cosa straordinaria per far crescere questo club e far arrivare arrivare giocatori importanti, fino all'ultimo, che è stato Cristiano".

"Il mio esordio? Col Palermo, abbiamo perso 1-0. Ho rivisto alcuni ragazzi di Palermo, mi sono preso anche qualche fischio, che ci sta. Però proprio male.  Iniziamo bene....".

"La partita in casa vinta con l'Inter all'Olimpico? Vinta con gol di Matri. Fu una bella partita quella, per il clima anche che si respirava. Nonostante non fossimo posizionati bene in classifica, non stessimo facendo un gran campionato, le sfide con l'Inter erano sempre sentite, quindi stadio pieno. Una partita molto bella, sentita, tirata".

"Mi ricordo due anni fa, quando abbiamo perso col Napoli in casa: sono arrivato all'allenamento, c'erano facce tristi, ho guardato 4-5 di noi e ho detto: mamma mia, abbiamo perso il campionato. Non so perchè, tutti... 'basta! Ma che dici?'. Io lo dicevo un po' per motivare, un po' perchè stavamo rischiando di perderlo. E ho dato una piccola scossa tra qualcuno".

"La BBBC? E' nato tutto dalla partita con il Napoli fuori casa, dove loro giocavano col 3-5-2 e Conte ha avuto l'idea di giocare come loro, col 3-5-2. Da lì c'è stato tanto lavoro dietro. Avevamo fatto tutta la settimana, ma io avevo giocato poche volte a tre, Giorgio uguale, Leo aveva sempre giocato a quattro. Però alla fine si sono incastrate quasi le cose. Per Leo era il ruolo perfetto per come è lui come giocatore. Lui gioca alla grande anche a quattro, ma in quel ruolo vengono fuori le sue qualità di regista difensivo. Io e Giorgio eravamo più marcatori e abbiamo iniziato a sentire l'uomo, ad andargli addosso come piace a noi, avendo le spalle coperte da Leo. Da lì siamo diventati una corazzata, in Italia abbiamo fatto veramente bene, lo abbiamo fatto anche in Europa e lo abbiamo portato anche in Nazionale. Abbiamo fatto partite concedendo quasi niente all'avversario, avevamo in mano noi tutta la situazione. Sapevamo che per noi la fase difensiva iniziava quando attaccavamo ed eravamo già lì dei mastini per interrompere subito l'azione". 

"Sono arrivati poi dei giocatori che ti fanno la differenza: avere un Pirlo ti sposta gli equilibri, avere un Gigi al pieno delle sue forze perchè aveva avuto degli infortuni; era arrivato Vucinic, era arrivato Vidal, la squadra si stava formando, anche se non sapevi il potenziale di quella squadra. Abbiamo avuto un po' di difficoltà nelle amichevoli, poi quando siamo partiti abbiamo fatto vedere che eravamo una squadra cazzuta, eravamo tosti, aggressivi, correvamo".

"La cosa straordinaria degli otto Scudetti, è che sei arrivato a vincerne otto, che vuoi o non vuoi, ci sta un anno in cui toppi il campionato. Noi ci siamo andati vicino, perchè c'è stato il quinto Scudetto dove siamo partiti male, l'anno di cui parlavo prima in cui abbiamo rischiato di perdere lo Scudetto con il Napoli, però alla fine non vinci perchè hai fatturato più alto, ma perchè ti sei creato una mentalità incredibile".

"Ho visto sempre grande rispetto in questo spogliatoio, questo è quello che ha fatto la differenza. Lo spogliatoio è sempre stato la nostra forza in questi 8 anni".

"La società fa prima degli altri il logo, lo stadio e il centro sportivo? Siamo molto più avanti degli altri"

"L'addio alla Juve? Ho deciso a stagione in corso, volevo valutare bene a stagione. Poi non è stata una stagione dal punto di vista fisico, sono stato quasi sempre fuori. Ho giocato molto poco, ma penso che il mio contributo lo avrei dato in più partite rispetto a quelle poche che ho fatto. Poi piano piano ho capito che era arrivata la fine del viaggio. A questi livelli, con questa squadra, con questa qualità, devi stare bene fisicamente, mentalmente. Era arrivato il momento giusto. Finire meglio di così, con la vittoria del campionato, finire in un top club come la Juventus, è stato perfetto".

Il giorno dell'addio? Non pensavo di vivere una giornata così. Mi aspettavo degli applausi, aspettavo il mio momento per uscire. E' stata una sorpresa quello che hanno fatto il presidente e la squadra prima dell'inizio della partita, che io non sapevo. Già lì mi sono emozionato. Poi sono entrato dentro, mi ricordo di aver detto: 'Dai ragazzi, facciamo una bella partita'. Era anche la nostra festa perchè avrebbero consegnato la Coppa a fine gara. Era una giornata fantastica, ma io ero in stato confusionale, Ho fatto una partita che neanche mi ricordo. Quando c'è stata l'uscita nel secondo tempo, dove mi sono sfogato anche nell'abbraccio col mister... quando mi hanno chiamato poi è stato emozionante. Si parla di giocatori storici come Del Piero e Buffon, giocatori che sono stati chiamati a fare il giro; sentirmi come loro ed essere considerato come loro, mi ha fatto...una gioia, un enorme piacere, un onore. Giorno migliore non potevo neanche sognarlo o comunque scriverlo, perchè è stato tutto perfetto".

"Mi sono reso conto di aver fatto qualcosa di veramente importante in questo club ed essere riconosciuto in questo è la cosa più bella".

"Lo Stadium? L'ingresso è emozionante, c'è poco da fare. Ci sono stati mille momenti in questo spogliatoio, dal pre partita ai festeggiamenti del dopo partita. Molti festeggiamenti, praticamente in questo stadio abbiamo quasi sempre vinto. La serata che mi ha più colpito è stata l'inaugurazione dello stadio.  E' stata quella che mi ha dimostrato cosa vuole dire giocare nella Juventus. E' stato emozionante. Poi se devo ricordare la prima partita del campionato, quel famoso Juventus-Parma, è cambiato all'interno della gara anche il rapporto con i tifosi, c'era un entusiasmo contagioso. E lo sentivi in campo. E' stato un qualcosa che ti coinvolgeva era eravamo tutti coinvolti".

"Lo Scudetto più difficile? Ce ne sono stati di difficili. Il più sofferto credo sia stato quello del 2018. Il più difficile penso sia stato quello del 2016, la grande rincorsa. Ci siamo ripresi dopo le prime giornate, è stato qualcosa di incredibile: non abbiamo subito gol non so per quante partite, abbiamo fatto 16-17 vittorie consecutive. Il primo però è sempre il più bello, quello che ha dato inizio a tutto. Come dice il presidente, è sempre quello che verrà il più bello, ma visto che ho finito dico che il primo è stato il più bello"

"Futuro? Il calcio offre tante strade, in questo momento sono felice di quello che ho avuto da questo club, dai tifosi e dai miei compagni". (trascrizione a cura della nostra redazione, riproduzione del virgolettato consentita solo previa citazione di Tuttojuve.com) 

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