ALLEGRI: "In Italia i giovani vengono considerati campioni dopo due partite, così si bruciano. E i social sono un problema"
Intervenuto al Festival dei Giovani a Gaeta, organizzato da Noisiamofuturo in partnership con l'Università Luiss, il tecnico della Juventus, Massimiliano Allegri, ha parlato di vari temi. Queste le sue parole riportate da Sky Sport: "In Italia da alcuni anni c'è la tendenza a considerare campioni dei ragazzi dopo 2-3 partite, ma così si bruciano le tappe: a 20 anni un calciatore non può avere la maturità di un 28enne".
Qual è stata la sua vittoria più bella?
"Tutte le vittorie sono belle, non posso scegliere: quelle che mi ricordo di più sono il campionato di Serie C con il Sassuolo e il primo scudetto in Serie A, con il Milan. Le sconfitte invece sono tutte brutte, alcune di più perché ti rimane il dubbio che avresti potuto fare qualcosa meglio".
Quanto sono importanti le energie mentali in una squadra?
"Al terzo anno di Milan o al secondo di Juventus partimmo molto male, e anche se lavoravamo tanto non ci rendevamo conto che stavamo perdendo lucidità: quando abbiamo semplificato tutto siamo andati molto meglio".
Quanto sono condizionati i giocatori dai Social Network?
"Sono un'ulteriore fonte di condizionamento, a volte è utile tirarsi fuori da queste situazioni".
Quando ha voglia di tornare a Livorno?
"Ci vado quando ho bisogno di tornare nel mondo reale".
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