A MENTE FREDDA – Risveglio tardivo. Champions serve il miracolo. Scelta mirata per la panchina

16.05.2021 17:45 di Quintiliano Giampietro   vedi letture
A MENTE FREDDA – Risveglio tardivo. Champions serve il miracolo. Scelta mirata per la panchina
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© foto di J.M.Colomo

“Realisticamente meritiamo questa classifica, ma anche di giocarcela fino all'ultimo. Il destino però non è in nostre mani”.  La lucidità di capitan Chiellini nell'immediato post gara contro l'Inter è l'esatta fotografia del campionato bianconero. L'aritmetica ancora non ha emesso il suo verdetto, ma l'approdo in Champions resta estremamente complicato. Il Napoli conserva il punto di vantaggio a 90 minuti dalla fine della corsa. Domenica partenopei e bianconeri sono impegnati rispettivamente contro il Verona al Diego Armando Maradona e a Bologna. Due avversarie che non devono chiedere nulla alla classifica e per questo abbordabili. A parità di punti, nella massima competizione europea andrebbe Gattuso, in vantaggio sull'amico Pirlo negli scontri diretti. In buona sostanza, alla Juve serve qualcosa di simile ad un miracolo. E il Milan?

Diavolo in Champions già stasera se fa bottino pieno contro il Cagliari, a caccia di punti preziosi per allontanarsi dalle sabbie mobili. Nell'ultimo turno gli uomini di Pioli faranno visita all'Atalanta, già fornita di pass per la Coppa più prestigiosa. Le dichiarazioni di Chiellini suonano come un mea culpa da parte del gruppo. Tanti, troppi i punti persi e spesso al termine di prestazioni inguardabili, condite dalla mancanza di fame, per dirla alla Pirlo. L'aspetto forse più grave, considerando l'antico dna juventino. In queste ultime due giornate in realtà un minimo di appetito i giocatori lo hanno dimostrato, sufficiente a battere Sassuolo e Inter, seppur con estrema sofferenza. Così come si è vista una sembianza di squadra, complice anche uno schieramento più scolastico rispetto alle idee rivoluzionarie con cui il Maestro voleva cambiare la storia. Probabilmente è troppo tardi. Perché questo risveglio è avvenuto a situazione quasi compromessa? La risposta devono darla società, tecnico e giocatori. Nessuno escluso.

Nel frattempo c'è una finale di Coppa Italia, mercoledì contro l'Atalanta a Reggio Emilia. Una vittoria permetterebbe di incassare il secondo trofeo stagionale e attenuerebbe i rimpianti e la rabbia per una stagione negativa, contrassegnata peraltro dallo scudetto targato Conte-Marotta. Salvo ribaltoni, Pirlo dirà addio. Il toto sostituto è scattato da tempo. Allegri sembrava in pole position fino a qualche giorno fa, ma per lui resta concreta l'ipotesi Real Madrid. Zidane lascerà le Merengues, si parla di un anno sabbatico per il francese che comunque sogna di allenare la Juve. Max e Zizou sarebbero gli uomini giusti per una squadra senza Champions? La decisione sul prossimo tecnico dovrà essere mirata. In caso di Europa League servirebbe un allenatore adatto a ricostruire più che a gestire, disposto a lavorare con giocatori “normali” (tra i nomi che si fanno Gasperini e Simone Inzaghi). Difficile aspettarsi grossi colpi perché il mancato ingresso tra le prime quattro significherebbe mancati introiti per almeno 80 milioni, ulteriore problema in una situazione di bilancio già complicata. L'assemblea degli azionisti Exor del 27 maggio svelerà il futuro tecnico-societario.