A MENTE FREDDA – Pirlo non molla lo scudetto. Morata avviso ai tifosi. Ronaldo risponde alla...Pelé

03.03.2021 12:00 di  Quintiliano Giampietro   vedi letture
A MENTE FREDDA – Pirlo non molla lo scudetto. Morata avviso ai tifosi. Ronaldo risponde alla...Pelé
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Nessuna illusione, anzi ordinaria amministrazione. Di questi tempi però è necessario mettere legna in cascina per continuare ad alimentare la fiammella della speranza. Per oltre mezz'ora la solita Juve, lenta e priva d'idee, da segnalare un palo di Ronaldo. Nella ripresa i cambi innescano la svolta e alla fine arrivano i tre punti senza peraltro subire reti, grazie al rigore parato da Szczesny a pochi secondi dal gong. Malgrado l'emergenza, Pirlo questa volta azzecca le mosse. Il tecnico è realista, ma non si arrende in chiave scudetto: “Siamo lontani dall'Inter. La rincorsa è lunga, ma lotteremo fino alla fine”. Al momento sono 7 i punti di ritardo dalla vetta nerazzurra, in attesa della sfida di domani degli uomini di Conte a Parma e ovviamente del recupero contro il Napoli, il 17 marzo alle 18.45. Sul fronte dei singoli, Chiesa ormai non fa più notizia. Cattiveria agonistica, concretezza, sacrificio, sempre sul pezzo, sia a destra che a sinistra, senza dubbio l'ex viola è il migliore acquisto di questa stagione. Mix di tecnica e prepotenza nel suo gol, con cui chiude di fatto il match contro i liguri.

Ma il cambio di rotta, come detto, arriva dalla panchina, con gli ingressi di Morata e Bernardeschi al quarto d'ora del secondo tempo. Ai due basta un minuto per confezionare il vantaggio: assist del numero 44 e rete dello spagnolo da autentico centravanti, quello di cui la Juve ha bisogno. L'ex Atletico, sulla via del pieno recupero dopo il virus che lo ha debilitato, è fondamentale nelle dinamiche tattiche di Pirlo, tanto in fase realizzativa, quanto nel dare profondità alla squadra. Rete stagionale numero 14 per Alvaro, di nuovo a segno dopo 73 giorni. L'attaccante si traveste da leader e in chiave scudetto, lancia un messaggio ai tifosi scettici: “Ci sono ancora possibilità. Prima di arrenderci dobbiamo dare tutto in campo fino a quando la matematica non ci condanna. Chi non ci crede, non accenda la tv e non guardi le nostre partite”. Più chiaro di così è impossibile. Quindi bentornato Morata e finalmente Bernardeschi, autore anche dell'assist a Chiesa e di una buona prova come terzino di spinta. Chissà se siamo difronte all'attesa svolta.

Come spesso accade, merita un capitolo a parte Ronaldo. Dopo il pari di Verona, il portoghese si è chiuso in un inconsueto silenzio. Immancabili e pretestuose le solite voci sul suo stato d'animo e soprattutto rispetto all'ipotesi di lasciare la Juve con un anno d'anticipo. Solita musica quando le cose non vanno bene. Al terme di una gara poco brillante, lui risponde alla sua maniera, con il 92mo gol in bianconero. Non uno qualsiasi, ma il numero 767 in carriera, grazie al quale raggiunge un mostro sacro come Pelé. Ora nel mirino di Cr7 ci sono Romario e Bican, rispettivamente 772 e 805 marcature. Lazio, Porto e tutte le altre sono avvisate.