A MENTE FREDDA – Max mai più una stagione così, Di Maria e Pogba per cancellare gli alibi
La trasferta di Firenze non contava nulla ai fini della classifica e si trasforma in una gita di fine anno. I numeri ne sono la certificazione: 13 tiri a 1 per i viola, zero quelli bianconeri nella porta avversaria. Frutto di un atteggiamento comunque inammissibile. Una gara specchio di tutta la stagione, ricordiamo senza titoli. Un bilancio da minimo sindacale, anzi insufficiente per un club come la Juve. Alla fine si chiude con 70 punti, otto meno del neofita Pirlo che però aveva Ronaldo. E' vero, la qualificazione era in tasca da tempo, ma presentarsi al Franchi in quelle condizioni fisiche e mentali certifica l'allarme di Chiellini subito dopo la finale di Coppa Italia, quando dice che questa squadra deve ritrovare anima e rabbia, in sostanza il dna bianconero. Fermo restando il mercato, sarà questa la missione principale di Allegri. Che dopo il fischio finale del match contro i gigliati dice: “Abbiano chiuso degnamente l'annata. I 70 punti sono falsi”. Perché negare l'evidenza ancora una volta? I tifosi (e non solo) si sentono presi in giro. Ed hanno ragione.
La pagina 2021/2022 va strappata, ma non dimenticata. Se non serve una rivoluzione, poco ci manca. E in effetti, il tecnico aggiunge: “Ora pensiamo velocemente alla prossima stagione. La squadra va sistemata”. In modo consistente, aggiungerei. C'è bisogno di gente tecnicamente forte, abituata a vincere, in grado di contribuire alla costruzione dell'istant team, anche se un po' avanti con l'età. Il mix con i giovani presenti nella rosa è necessario. Di Maria ormai sembra ad un passo dopo aver salutato il Psg, di cui è stato migliore assist man della storia. Già nei primi giorni della prossima settimana potrebbe arrivare l'annuncio ufficiale. Poi Pogba. Il grande ritorno è sempre più vicino. Il centrocampista francese ha accettato la proposta bianconera, rinunciando ai soldi proprio del club parigino in favore del matrimonio bis con Madama, la squadra che lo consacrato a livello internazionale. Muscoli, tecnica, potenza, duttilità tattica e soprattutto personalità. Serviranno poi altri innesti nei punti giusti. Tocca alla società innescare la ricostruzione, questa volta veramente, con un mercato da fare su indicazione dell'allenatore. Mai più una stagione come questa. E nella prossima, caro Max, niente alibi.