Savino a RBN: “Per il post Allegri serve Conte. Cosa mi aspetto da Giuntoli. Sulle parole di Moratti...”
Domenica in casa della Roma la Juve può staccare il biglietto per la Champions League, ma serve il bottino pieno per la certezza aritmetica, altrimenti sarebbe tutto rinviato. Il 15 maggio poi assalto alla Coppa Italia nella finale contro l'Atalanta. Sempre più in bilico il futuro di Allegri e Thiago Motta ormai è il candidato di Giuntoli, anche se parte della tifoseria sogna il Conte bis e il Bologna sta tentando in tutti i modi a trattenerlo. Sul fronte del mercato Jorginho potrebbe essere il primo rinforzo per il centrocampo, anche perchè arriverebbe a parametro zero. Hanno suscitato polemiche le parole di Moratti sulla rivendicazione di alcuni scudetti. In ESCLUSIVA a Fuori di Juve l'avvocato Roberto Savino, scrittore e noto tifoso bianconero.
Juve dunque concentrata sul finale di stagione. Poi sostanziale rivoluzione tra allenatore, rosa, ma sarebbe opportuno rafforzare anche la società. La pensa così Savino: “Bisogna assolutamente rispettare la struttura piramidale nelle grandi società e quando mancano alcune pezzi la stessa piramide è storta. Ci sono evidenti nei nella dirigenza bianconera, nella rosa e nel settore tecnico. Ogni componente ha le sue colpe e quindi è parte del problema a prescindere dal ruolo che svolge. Noto una serie di corresponsabilità che partono dalla dirigenza, sicuramente incompleta. La storia ci insegna che ogni Juve vincente era supportata da una forte struttura societaria, pronta a risolvere qualsiasi problema. La rosa è deficitaria, soprattutto a centrocampo. Poi c'è l'allenatore. Ad Allegri do meriti per le prime due stagioni, ma in questa dall'Udinese in poi ci ha capito poco. La squadra è crollata psicologicamente. Qualcuno sostiene che i giocatori non l'abbiano seguito: se fosse vera questa cosa la colpa comunque sarebbe di Max. Finire a -8 dall'Inter avrebbe avuto un significato diverso”.
Nel podcast l'intervento integrale