LETTERA DEL TIFOSO Massimiliano: "In difesa di Claudio..."

Buongiorno,
Credo che nel sentimento dei tifosi juventini, peraltro già espresso da parecchi, ed in molteplici sedi, vi sia una sorta di "rivolta" nei confronti di telecronache faziose e partigiane, che - ahi noi - si palesano proprio nelle reti pubbliche, quelle per la quale paghiamo il canone (leggasi: stipendio di chi vi lavora). Più volte abbiamo percepito una sorta di "filo-romanità" in alcune conduzioni. Ieri, la linea "editoriale" è stata molto chiara: dallo studio alla diretta sul campo vi era il desiderio di commentare l'imprevedibile, di essere i supremi testimoni dell'impresa. E la telecronaca - come il vento - ha soffiato alle spalle di questo desiderio, in barba all'imparzialità che dovrebbe contraddistinguere chi occupa questi ruoli. Azioni violenti (peraltro non di gioco, leggasi Perisic) sono divenute dei semplici falli "da giallo", teoriche espulsioni per doppia ammonizione (leggasi Juan Jesus), per mera opportunità, non sono state commentante, interventi (sicuramente scom
posti, leggasi Zaza) hanno suscitato l'indignazione dei commentatori. Non voglio scadere nella retorica del tifoso che afferma che - a partite invertite - sarebbe successo il finimondo. Mi piace invece sottolineare come, di fronte a queste situazioni, anche una persona equilibrata e mai sopra le righe, non sia riuscita a "tenersela dentro". Da qui l'esternazione "social" di Claudio Marchisio. Ora leggo che il direttore di Rai Sport, non solo critica l'esternazione di Marchisio, ma si spinge a "fare la morale" al giocatore, affermando che il nostro centrocampista ha offeso persone diversamente abili. E' evidente che Marchisio non ha bisogno del mio sostegno o della mia difesa, ma non posso esimermi dall'esprimere il mio pensiero. Non sopporto i demagoghi, ovvero, coloro che per mero opportunismo travisano le parole e ne danno una diversa interpretazione al solo scopo di distogliere l'attenzione da ciò che li metterebbe in una scomoda posizione. Il buon direttore, pertanto, più che
puntare il dito contro Marchisio che evidentemente ha espresso una sensazione condivisa e condivisibile in relazione ad una telecronaca faziosa e priva di oggettività, farebbe meglio a farsi qualche domanda sul ruolo di chi - con questo approccio - mette seriamente a rischio l'attendibilità e la professionalità di una linea editoriale quantomeno discutibile. #finoallafine
Massimiliano