LEONI PER..AGNELLI – Diciamo “grazie” a Dybala e Higuain per averci creduto. Adesso la Juventus creda in Emre Can. Ronaldo ha scelto la Champions e la Nazionale già a fine ottobre lo ha detto ma ce ne eravamo dimenticati...

25.11.2019 10:26 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
LEONI PER..AGNELLI – Diciamo “grazie” a Dybala e Higuain per averci creduto. Adesso la Juventus creda in Emre Can. Ronaldo ha scelto la Champions e la Nazionale già a fine ottobre lo ha detto ma ce ne eravamo dimenticati...

Provate a pensare se Higuain non si fosse impuntato per restare a Torino e se Dybala avesse accettato di andare al Tottenham e adesso fosse allenato e valorizzato da Mourinho. Probabilmente, numeri alla mano, la Juventus adesso non sarebbe prima e la dirigenza si starebbe mangiando silenziosamente le mani...

Quindi il “Leoni per..Agnelli” di oggi lo voglio cominciare con un enorme “grazie” da parte di tutti i tifosi juventini (credo nessuno escluso) a Gonzalo e Paulo, per il loro amore verso questa maglia, per la loro determinazione nel chiedere di restare, il loro coraggio nel credere di poter dare ancora tanto e per quello che stanno facendo in questa stagione. Ancora mi viene da sorridere nel ricordare che qualcuno pensava che alla fine Dybala sarebbe andato all'Inter e che se la Juventus non avesse preso Icardi non avrebbe avuto l'attaccante giusto da affiancare a Ronaldo. Tutta invidia da parte di chi pensava “caspita, quelli lì hanno Ronaldo, Dybala, Higuain e Douglas Costa e chi li può battere?”. Al momento nessuno. La Juventus è infatti l'unica big europea ancora imbattuta. Per il gioco di Sarri? Ni, in realtà contro l'Inter ha vinto anche per il gioco del tanto atteso salvatore del “belgioco”, ma in tante altre occasioni, a regalare un sorriso a tutti i bianconeri e un dispiacere agli altri, ci hanno pensato i campioni tra cui, soprattutto, Dybala ed Higuain: se si considerano le gare con Inter, Lecce, Milan e Atalanta, l'HD ha portato in dote 9 punti con gol tutti decisivi. Non pochi, anzi. Quindi ringraziamo tutti il Pipita e la Joya per aver creduto in loro stessi più di quanto la Juventus fosse stata disposta a credere in loro.

Capitolo Ronaldo. Pensavo e ripensavo come mai CR7 non rinuncia mai alla Nazionale e mai alla Champions League e come mai lo si sia sacrificato (probabilmente anche con il suo consenso) in campionato. E mi chiedevo anche come si facesse a pensare che la gara di martedì contro l'Atletico Madrid, al netto degli ottavi già raggiunti e di un Atletico che si presenterà a Torino zeppo di infortuni, fosse ritenuta più importante rispetto a quella delicatissima (e si è visto) di Bergamo. Poi mi è tornata in mente l'intervista rilasciata da Cristiano Ronaldo a France Football a fine ottobre: “Se dipendesse da me  giocherei soltanto le partite importanti, ovvero quelle di Champions League e quelle con la Nazionale”. E adesso tutto torna. Questo non significa che Ronaldo salterà le gare di campionato (che ha giocato quasi tutte) ma che probabilmente, a livello inconscio oppure no, con la testa, benché sia un grandissimo professionista che però ama gestire le proprie energie, giocherà VERAMENTE quelle decisive in campionato, quelle di Champions e quelle con la Nazionale. E ora giustifico più serenamente la scelta di Sarri di risparmiarlo a Bergamo dove, come si è visto, sarebbe stata una battaglia davvero dura da vincere. Ronaldo si gestisce? E allora Sarri (e la Juventus) gestisce Ronaldo. Equazione semplice e a suo modo anche logica a patto che la presenza di CR7 non intacchi l'impostazione tattica di Sarri che, peraltro, ancora deve essere chiara. Va benissimo passare dal 4-3-3 al 4-3-1-2, ma bisogna anche capire che Bernardeschi si è giocato tutti i bonus per interpretare il ruolo di trequartista che, invece, si sposa perfettamente con le caratteristiche di Ramsey e (quando c'è) Douglas Costa. Un modulo che però richiede qualità e muscoli al centrocampo, qualità che non può prescindere da Pjanic e muscoli che non possono prescindere da Matuidi ed... Emre Can. Già, è questo il grande enigma. Khedira è un giocatore straordinario, ma ci sono storicamente lunghi periodi dell'anno in cui sembra un fantasma e avrebbe bisogno di ritrovare fiato e condizione e, magari, anche la giusta concorrenza, e chi meglio di Emre Can? Giocatore duttile, fisico, tecnico e integro. Speriamo non si vada verso la clamorosa cessione di quello che fu un parametro zero da applausi, a vantaggio, ad esempio, di un parametro zero discutibile: Rabiot. A gennaio si potranno aggiornare le liste Uefa, domanda: quanti di voi manterrebbero Rabiot a discapito di Emre Can? Credo ci stia pensando seriamente anche Sarri....

Vincenzo Marangio – Radio Bianconera

Twitter - @enzomarangio