LEONI PER...AGNELLI – Lo scellerato paragone Insigne-Del Piero. La rinascita della Juventus in quattro mosse. Il mercato vincente di chi non perde i pezzi vincenti.....

06.07.2021 10:55 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
LEONI PER...AGNELLI – Lo scellerato paragone Insigne-Del Piero. La rinascita della Juventus in quattro mosse. Il mercato vincente di chi non perde i pezzi vincenti.....

Il caldo può giocare brutti scherzi, si sa, come è ben nota l'ossessione che a Napoli hanno della Juventus. Chiacchierando con alcuni presidenti di Club Juventus in Campania tutti mi hanno detto la stessa cosa: “ci odiano perchè vorrebbero tanto essere come noi ma sanno bene che non ci riusciranno mai”. Comincio a crederlo davvero. Senza neanche guardarsi troppo indietro, basta analizzare quello che è successo la scorsa settimana.

Il 30 giugno dopo oltre 4 mesi di silenzio stampa (già di per sé vergognosi), il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, torna a parlare e lo fa a Roma (?) da solo, stravaccato sul divano, attaccando tutto e tutti, senza mai mettersi in discussione, specificando che Spalletti è una sua idea e senza mai parlare di Giuntoli, il suo uomo mercato.

Il 1 luglio, Andrea Agnelli apre ufficialmente la stagione della Juventus. Conferenza stampa convocata nella sala conferenza dell'Allianz Stadium, nella pancia dello stadio, con al tavolo tutto lo stato maggiore bianconero: il nuovo Amministratore Delegato, Maurizio Arrivabene; il vicepresidente, Pavel Nedved; il nuovo Responsabile dell'Area Tecnica, Federico Cherubini.

A ciascuno la propria competenza: il presidente che spiega il nuovo aumento di capitale e ammette gli errori commessi da tutti negli ultimi due anni (che hanno fruttato comunque uno scudetto e due coppe), l'ad che rispolvera in poche parole la filosofia juventina da dove si ripartitrà e il responsabile del mercato che spiega, nel limite del consentito dalle strategie, quali saranno i movimenti del club.

La differenza di storia e di successi tra due squadre così è tutta qui.

L'invidia da parte di tifosi e media napoletani verso il mondo Juventus è tutta in questa semplice ma chiara sostanza. Da una parte un padrone di casa che puntualmente scarica chi decide di andar via dal caos partenopeo, dall'altra parte una società organizzata con una programmazione chiara e con un presidente che dà la costante sensazione di essere già proiettato al 2034.

Ecco perché bisogna avere fiducia in Agnelli e nel club bianconero e non lasciarsi innervosire dalle parole di Cherubini che strategicamente parla di squadra che va già bene così e club pronto a sfruttare le occasioni giuste. Chi si preoccupa di queste parole deve capire due cose importanti:

non si sbandierano mai obiettivi né si può dire che si hanno soldi e necessità di fare mercato, altrimenti si scatenano aste e si alzano i prezzi, bisogna sempre far capire che tutto sommato la squadra è già pronta così e che il club è disposto a spendere ma non a svenarsi;

gli effetti del Covid si faranno vedere ora e nei prossimi anni, pochi club potranno acquistare e tanti saranno costretti a vendere. Quindi già trattenere giocatori come Ronaldo e Dybala è una prova di forza.

Non a caso lo stesso De Laurentiis ha aperto alle cessioni davanti a proposte importanti parlando di abbassamento del monte ingaggi della sua squadra. Tutto questo mentre l'Inter ha già venduto Hakimi e sarà presto costretta a cedere altri pezzi da novanta. Ecco che in questo scenario già trattenere i propri campioni e non dover cedere è una prova di forza societaria. E poi qualcosa dal mercato arriverà. Il ritorno di Allegri farà il resto.

Una rinascita in quattro mosse: nuovo Ad, nuovo responsabile dell'area tecnica, nuovo aumento di capitale e il ritorno del mister che ha saputo valorizzare al meglio il mondo Juve.

Tutto questo delinea uno scenario che rivede la Juventus pronta a riprendersi la scena scatenando l'invidia di chi è talmente desideroso di immaginare un Napoli simile alla Juve da paragonare Insigne a Del Piero. Un paragone che avrà fatto provare vergogna allo stesso capitano del Napoli.

Il punto è semplice: quando né con la forza economica né tantomeno con l'organizzazione societaria puoi raggiungere la Juventus, devi per forza denigrarla per non ammettere di essere anni luce dietro...

Vincenzo Marangio – Radio Bianconera

Twitter - @enzomarangio