SOTTOBOSCO - Trattativa Governo-Federazione, i motivi reali della spaccatura. Sospensione e classifica, oggi come nel 2006: chi dovrebbe decidere. Ripartenza, bianconeri penalizzati. Inter-Juve, Pecoraro e il file audio sparito: una domanda....

04.05.2020 00:31 di  Andrea Bosco   vedi letture
SOTTOBOSCO - Trattativa Governo-Federazione, i motivi reali della spaccatura. Sospensione e classifica, oggi come nel 2006: chi dovrebbe decidere. Ripartenza, bianconeri penalizzati. Inter-Juve, Pecoraro e il file audio sparito: una domanda....

Ho appeso alla lampada che illumina la tastiera del mio pc un amuleto: una pietra dura azzurra che uno sciamano navajo mi donò al termine di una escursione al Canyon de Chelly. Mi disse: “ti proteggerà“. Non sono superstizioso. Ma quanto sto per scrivere potrebbe non piacere: di quella “protezione“ potrei avere bisogno.

I fatti: tirino i lettori le conclusioni .  .

Da settimane la trattativa Governo – Federazione, per la ripresa del campionato, segnava il passo.  Alle buone ragioni del mondo del calcio (legate alla sopravvivenza  del sistema) si  contrapponevano quelle del governo preoccupato per la salute dei cittadini. Il virus ancora viaggia: in flessione, ma circola. I morti sono ancora tanti, i contagi molti di più. Il Paese ha, tuttavia,  la necessità di riprendere a lavorare. Il Governo non ha immesso la liquidità che sarebbe stata necessaria. La povertà, sempre più estesa , è contenuta ormai soprattutto dal titanico sforzo di Charitas e Opere Pie.

Antefatto: la Regione Calabria (relativamente toccata dal contagio) decide di muoversi motu proprio, riaprendo (all'aperto) bar e ristoranti. Spiega il governatore Jole Santelli che in un territorio sprovvisto di industrie e che vive di turismo, pericolosa potrebbe risultare la “supplenza” della criminalità organizzata. In un tessuto sociale nel quale mesi di “domiciliari“ hanno lasciato il segno. Santelli  “riapre“  suscitando l'irritazione del ministro per le attività regionali Boccia che “impugna“ l'ordinanza territoriale. La questione non è di lana caprina: il provvedimento di Santelli che rispecchia l'autonomia regionale va a cozzare contro le disposizioni del governo pensate per una “ripresa ordinata e nel segno dell'unità di intenti“.

Veniamo al nodo della trattativa Governo – Federazione. Che girava (e ancora gira) su un punto. In caso (post ripresa) di “positività” di un giocatore, si isola il giocatore o si ferma nuovamente tutto? Il Palazzo del calcio sposa la prima ipotesi. Propenso, il ministro Spadafora, alla  seconda.

Seconda quaestio: in caso di sospensione definitiva dal campionato a chi spetterebbe la scomoda decisione? Se “sospende“ il governo, l'ultima rata di diritti televisivi (comunque già oggetto di contestazione da parte dei netwok) sarebbe salva. Dovesse ”sospendere “la Federazione , risulterebbe priva di appigli la richiesta della Lega del rispetto del contratto.

Facile? Non proprio. Lascio perdere la questione scudetto (da assegnare, non assegnare o da rifiutare). Al pari dell'iter retrocessioni, promozioni, classifica da consegnare all'Uefa (entro il 25 di maggio). Al pari della decisione di Gravina di (eventualmente) continuare a giocare fino ad agosto (e oltre). Al pari della volontà dell'Uefa di disputare Champions e Europa League proprio ad agosto.

Le questioni non sono sul tavolo. Parliamo, piuttosto, di autonomia dello sport. Del calcio, nella fattispecie. Che questa autonomia (giustamente, a mio parere) ha sempre rivendicato.

Il governo potrebbe vietare attività e manifestazioni (in luoghi e impianti) per ragioni di pubblica salute. Ma non potrebbe sospendere il campionato. Sarebbe una intromissione nella citata autonomia. Spetta alla Federazione decretare, eventualmente, lo stop. Così come spettò nel 2006 a un Commissario Straordinario (in assenza di un Presidente Federale), riscrivere la classifica di serie A, assegnando lo scudetto (revocato a chi lo aveva vinto e che dopo un processo era stato retrocesso ) alla terza classificata, benché distanziata di 15 punti in classifica .

Mentre Boccia si rabbuia, nella diga governativa si fa strada il ruscello Bonaccini, presidente dell' Emilia – Romagna. Ordinanza e relativa possibilità per le società di calcio di tornare ad allenarsi . Bologna, Sassuolo e Parma lo faranno : la Spal pare attenderà il via libera del governo . In un amen  il ruscello diventa torrente : prima si accoda la Regione Campania, poi il Lazio,infine la Sardegna. Mentre scrivo, si ipotizza potrebbero farlo (a breve) Lombardia e Toscana. Tradotto : Napoli, Lazio, Roma e Cagliari potranno correre (distanziati i giocatori) nei loro centri sportivi. Quando i buoi sono scappati dalla stalla, arriva la comunicazione del Viminale che “ concede” le attività (con tutte le precauzioni del caso) nei centri sportivi. Una mossa che salva la faccia del governo ( definita da Conte “normale dialettica politica“) e quella di Boccia. Che mantiene  l'impugnazione contro Santelli, ma evita di produrne nei confronti degli altri governatori. Nessuno osi “pensare male“. Nonostante tra i governatori “dialettici“ ci sia anche il segretario del partito di Boccia . 

Tutto bene? Speriamo. Perché ha spiegato “La Repubblica” che Conte (inteso come primo ministro) avrebbe in animo di chiudere “tutto“ mercoledì prossimo.

La visione del “liberi tutti“ che ha portato frotte di cittadini nella trascorsa domenica in strada e sulle spiagge un po' in tutta Italia, potrebbe avere ulteriormente preoccupato il premier. Del resto si sta procedendo in ordine sparso : ogni regione con le sue ordinanze. Nel segno della propria autonomia . 

Non mi preoccuperei per la “regolarità“ del torneo: è già stata ripetutamente “infilzata“. L'ultima violazione alla parità di trattamento, è solo un'altra freccia. al massimo infastidisce. La  valutazione sull'operato della Federazione la lascio ai lettori. La Juventus, con i suoi numerosi  giocatori, ancora fuori dall'Italia è la società più “esposta“. Al rientro dovranno sottoporsi a quarantena?  E a proposito di quarantena: De Luca, governatore della Campania ha spiegato che chi arriverà sul suo territorio dovrà sottoporsi - ordinanza regionale- a settimane di isolamento. Verranno abolite le trasferte calcistiche verso la Campania? Il Napoli, se si recherà a giocare fuori dalla Campania, al rientro finirà ai domiciliari ?

Chiusura su Giuseppe Pecoraro. Che ha dichiarato di avere, inutilmente, cercato un file (l'audio della conversazione Orsato – Var in Inter – Juventus, relativo alla mancata espulsione di Pjanic)  per istruire un fascicolo che il “sentire popolare“ gli chiedeva di aprire. Ma di non averlo trovato. Perché di quella conversazione (se è avvenuta) “si erano perse le tracce“. Domanda: perché Pecoraro ne parla solo ora? Io, una riposta, ce l'avrei. Ma se la esternassi l'amuleto dello sciamano navajo potrebbe non bastarmi. Tuttavia: a volte un file viene smarrito . A volte sparisce persino dal deposito prove di un tribunale. A volte, incredibilmente, viene “taroccato“.