SOTTOBOSCO - Juve, incubo Sarri. Scudetto già assegnato all'Inter, pensiamo al 2019/20. CR7 e il rincaro abbonamenti. Diego Armando Mandragora? A Roma si informino. L'indirizzo di mister Li...

Andrea Bosco ha lavorato al “Guerin Sportivo“, alla “Gazzetta dello Sport“, al “Corriere d'Informazione”, ai Periodici Rizzoli, al “Giornale“, alla Rai e al Corriere della Sera.
01.07.2018 02:19 di  Andrea Bosco   vedi letture
SOTTOBOSCO - Juve, incubo Sarri. Scudetto già assegnato all'Inter, pensiamo al 2019/20. CR7 e il rincaro abbonamenti. Diego Armando Mandragora? A Roma si informino. L'indirizzo di mister Li...
© foto di Andrea Bosco nella foto di Mariangela Me

INCUBO SARRI 

 Da una settimana mi sveglio verso le tre del mattino in un lago di sudore dopo aver sognato il corpaccione di Sarri, imbustato nella sua tuta che mi schiaccia e irridendomi dice: “Golovin, me lo sono accattato io“ . Sarri è toscano, ma la permanenza a Napoli ha infarcito il suo vocabolario di termini partenopei.

Golovin: prima che la Juventus ci facesse un pensiero lo conoscevano solo in Russia. Oggi sembra diventato un concentrato di Nedved e Pjanic. Abramovich che vuole un russo per il suo Chelsea, sta per staccare un assegno. E Golovin, come scrivono i ben informati, “si allontana“. Va al Chelsea? Ce ne faremo una ragione.

Nei miei incubi Sarri, sardonico, mi spiega che “vuole“ Rugani . E che Rugani ha detto “sì“. Io   inutilmente replico che “magari“ la zarina che gestisce gli affari di Abramovich sganciasse 40 pippi per Rugani. Perché con quel cash, Marotta potrebbe chiudere per De Ligt. Che è più forte di Rugani, oltre ad essere di qualche anno più giovane. Niente da fare: incalza implacabile Sarri: “Voglio anche Higuain“. E qui qualche ansia mi prende, considerato che nel passaggio dal sogno al risveglio mi ritrovo zuppo come dopo una doccia bollente. Benché imbolsito da asado e fasiolada,  deludente al Mondiale, il Pipita resta un fior di bomber. Che ha segnato determinanti gol scudetto anche nella recente stagione consegnata agli archivi. Uno che abbia altrettanta dimestichezza con il gol non è facile trovarlo.

Così ieri notte ho replicato all'uomo della “grande bellezza“:  “Non lo sai che prendiamo CR7?“. Sono un discreto giocatore di poker ma Sarri al bluff non ha abboccato: “Marchionne dovrebbe mettere in vendita un pezzo di Fca“ mi ha detto, beffardo.

Ha ragione Sarri, purtroppo. Durante il calciomercato scrivono le cose più assurde. 

I tifosi in rivolta per il rincaro degli abbonamenti dovrebbero augurarsi che Ronaldo a Torino non arrivi mai. Altrimenti hai voglia, i “rincari“ .

Una società che vince (7 scudetti e 4 Coppe Italia di fila ) costa. In gestione e in investimenti. I tifosi che sognano Ronaldo e Milinkovic Savic, dopo aver ottenuto (per ora) i Perin, i Cancelo, i Can, i Caldara e gli Spinazzola dovrebbero considerare che se vai alla Scala la qualità dello spettacolo, inevitabilmente la paghi.

 Ps: Cristiano, dura anche per uno come te, con questo Matador. Troppo dura. 

LO SCUDETTO? E' DELL'INTER 

In ogni caso, credo che Agnelli, Nedved, Marotta e Paratici, lo stesso Allegri, ne siano ormai consapevoli:  meglio contenere le spese e pensare alla stagione 2019-2020 .

 Perché, come noto, per questa, almeno alla voce “scudetto“ non ci sarà gara. Lo ha già vinto l'Inter, “regina“ del mercato. Alle sue spalle il Napoli e a ruota la Roma. Lo scrivono quelli che “sanno“ .

A proposito di Roma: vergano i local heroes, ironizzando su Diego Armando Mandragora. Facile replicare con Roberto Carlos Santon. Troppo facile: conti e plusvalenze compresi. Consiglierei solo di documentarsi: Rolando Mandragora in serie A ha realizzato 2 reti. Se la memoria difetta, basta consultare gli archivi .

A volte, tuttavia, non è questione di memoria. E' proprio che la lingua batte dove  il dente duole. Il dito “de dios“ di Diego Armando ha fatto il giro del mondo. E se la sua celebre “mano“ era una lazzaronata truffaldina giustificata dal Guicciardini-pensiero, il dito è risultato solo una liberatoria esternazione tifosa, prima che Mbappè sgonfiasse i sogni di Messi. Diventata virale perché a farla è stato il Pibe. Ipocrisia, secondo gli scribi di Sorrento. Una pasticca alla menta rispetto all'olio di ricino fatto trangugiare da Buffon a Madrid.  Ho simpatici amici napoletani. Così devoti a Diego Armando da confessare che loro durante le Notti Magiche  del 1990, per Italia-Argentina tifarono a squarciagola per il Pibe. Che sotto al Vesuvio è considerato alla pari della Vergine delle Rocce di Leonardo: nu' capolavoro. Non li assolvo ma li capisco .

L'INDIRIZZO DI MISTER LI

Ho chiesto ad importante uomo d'affari di Milano: “conosci Commisso?“.  Mi ha risposto: “Poco. Ma so che negli Usa si è fatto strada nel settore delle tv via cavo. Non conosco mister Li . Eppure, quando uno investe un miliardo, di solito in Borsa sanno di chi si tratta“.

Detto che a mio parere - lo ribadisco - il Milan il suo diritto a disputare l'Europa League se l'è conquistato sul campo. Detto che entrare in questo ginepraio di “porte girevoli“ ( dove investitori statunitensi vorrebbero subentrare a quello cinese, proprietario “per caso“ di una società, oggi peraltro  interamente nella mani di un fondo Usa la cui eminenza grigia a Walt Street chiamano “l'avvoltoio“) fa venire l'emicrania. Detto che il fair play finanziario (con relativa estromissione dall'Europa League) dal quale è incalzato il Milan risulta relativo ai passivi confezionati da quella che con  pudore, cancellati nomi e cognomi, grandi giornali definiscono “la precedente proprietà“. Detto che all'atto della cessione del Milan, Silvio Berlusconi aveva assicurato che sarebbe finito “in buone mani“ . Detto che non avendone trovato traccia, dopo due anni di ricerca, mi sento di escludere che mister Li sia un “cinese di Paolo Sarpi“, avrei un sogno: conoscere il suo indirizzo. Per intervistarlo. Visto che si è, in due anni, sistematicamente “negato“ ai media, sarebbe uno scoop da Premio Pulitzer .