Resta l'articolo 4, resta la slealtà sportiva: adesso la Juventus andrà incontro a una penalizzazione come quella chiesta da Chinè. Tutti gli scenari

Inviato di Tuttomercatoweb, è in RAI con le trasmissioni 90° Minuto, Calcio Totale e Notte Azzurra
09.05.2023 00:01 di  Marco Conterio  Twitter:    vedi letture
Resta l'articolo 4, resta la slealtà sportiva: adesso la Juventus andrà incontro a una penalizzazione come quella chiesta da Chinè. Tutti gli scenari
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Gli spifferi della prima ora arrivati da Roma sono stati confermati da quelle che sono state le motivazioni pubblicate ieri: resta l'Articolo 4, la Juventus va incontro a una pena afflittiva ridotta rispetto ai -15 ma commisurata all'attuale situazione di classifica. Dunque dovrebbe assestarsi tra i 6 e i 9 punti: entro i prossimi 30 giorni, tecnicamente, arriverà la nuova sentenza della Corte Federale d'Appello ma l'intenzione è farla arrivare prima della chiusura del campionato. Una nuova penalizzazione, dunque, perché l'impianto accusatorio nelle 75 pagine di motivazioni divulgate ieri, è definito solido. Non c'è grande spazio per interpretazioni: il Collegio di Garanzia del Coni ha rimandato tutto alla Corte d'Appello Federale ma la sensazione è che la sentenza porterà giustappunto a una diminutio di quel che la Juve conquisterà sul campo. Dunque, per la questione legata alle plusvalenze, le verrà tolta con tutta probabilità la possibilità di giocare la Champions League.

Tempi rapidi, solo diciotto giorni come promesso, adesso l'intenzione è di definire il tutto entro il termine di questo campionato. Però nei fatti le motivazioni pubblicate non sono favorevoli alla Juventus, anzi: sono state confermate le indiscrezioni filtrate inizialmente (il mancato accoglimento dei ricorsi dei dirigenti era più che un indizio in questo senso) sulla presenza dell'articolo 4, ovvero la slealtà sportiva. Non ha dunque rilievo il fatto che alla società non fosse stato contestato il suddetto articolo, visto che è stato contestato ai dirigenti della Juventus. Così si tornerà presumibilmente al -9, come detto, inizialmente chiesto da Chinè, ma proprio affinché tale sentenza diventi afflittiva.

Un campionato falsato, di fatto, sta per concludersi. Che ha portato a un'altalena di emozioni, di sensazioni, di reazioni, per lo più di sconforto, negative. Il punto è che la Juventus è andata avanti sul campo con una spada di Damocle chiamata giustizia sportiva a penderle sulla testa per mesi. Per troppo tempo. Per quelli eccessivamente rapidi iniziali, per quelli che ora vogliono chiudere la pratica quanto prima. Lo si faccia. Però la sensazione che, al netto delle colpe, delle responsabilità e dei giudizi, i giocatori della Juventus abbiano pagato sul campo più del dovuto resterà per sempre.